Angelino contro Pier Luigi, cinguettii al veleno tra i due leader

Stai a vedere ora che, tra il serio e il faceto, tra un twitt e un post, è già finita l’era della «concordia» tra Pdl e Pd? Sembrerebbe arenata come l’omonima nave: per accorgersene basta navigare nelle acque dei social network. Per chi è solito approdare su Twitter, ieri alle latitudini bersaniane ore 11 e 28, ha potuto godere dell’ennesima perla d’umorismo democratico. «Vespa si tolga dall’imbarazzo, inviti sia Berlusconi sia Angelino Alfano (fuor di hashtag, ovvero il modo di mettere in relazione su Twitter contenuti simili tramite parole chiave, ndr). Il 21 dovrei essere ospite di Porta a porta. Cedo il mio posto». Tre piccioni beccati con un cinguettio. Per uno che sogna un partito modello bocciofila è un gran colpo. Non un messaggio privato, si badi bene, bensì un pensiero divulgato di proposito alla comunità dei follower di entrambi i leader. Siamo nell’ordine di oltre centomila persone. Peccato che anche nella piazza virtuale valgano le regole dell’agorà. Se batti un colpo, aspettati la riposta. Ecco la replica di Alfano, sempre su Twitter, alle 13.11: «Simpatico Pier Luigi Bersani! Tanto simpatico che piuttosto che andare a Porta a porta dovresti andare a Ballarò al posto di Crozza». Tiè. Così il segretario Pdl ha rinfrescato al rivale quell’imitazione perfetta del comico genovese: a volte si fa fatica a distinguere l’originale dalla copia.
Insomma i due capi dei principali partiti hanno (ri)preso a darsele, seppur verbalmente, anzi per interposta tastiera. Nonostante il clima di larghe intese favorito dall’avvento dei tecnici, tra i due non s’era cominciato all’insegna del fair play.

Bersani invece degli auguri di rito dedicò ad Alfano, appena eletto segretario, le seguenti parole al veleno: «Segretario di Berlusconi, non del Pdl...». L’interessato, naturalmente, non la prese affatto bene. E figuratevi: non erano ancora sbarcati su Twitter...

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