Roma - Terremoto sulla Protezione civile. I carabinieri del Ros di Roma hanno arrestato, su ordine della magistratura di Firenze, Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici del ministero delle Infrastrutture. L’indagine riguarda gli appalti per il G8 della Maddalena, poi svoltosi all'Aquila. E non solo. Nel mirino dei magistrati fiorentini anche i lavori per i Mondiali di nuoto a Roma e il 150esimo anniversario d'Italia, l'auditorium e la scuola per i marescialli di Firenze. Balducci era stato nominato "soggetto attuatore" delle opere per il G8 nel 2008 poi era stato sostituito nell’incarico. Sono stati effettuati altri tre arresti: l'accusa è corruzione. E, sempre per corruzione, è indagato anche il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Insieme a lui altre 40 persone sono state raggiunte da avvisi di garanzia.
Dimissioni "Per non intralciare l’operato degli organi inquirenti, ho immediatamente messo a disposizione del presidente del Consiglio tutti i miei incarichi". Lo dice il capo della Protezione civile sull’inchiesta sugli appalti del G8 a La Maddalena. "Mi sono sempre definito un servitore dello Stato e - prosegue - come sempre, rimango a disposizione del mio Paese". Poi sull'indagine: "Chiederò al pubblico ministero che si sta occupando dell’indagine di procedere al più presto al mio interrogatorio così da poter fornire tutte le informazioni in mio possesso. Abbiamo assicurato al personale della polizia giudiziaria pieno supporto, consegnando tutti i documenti in nostro possesso e ribadisco ancora una volta la più totale fiducia nell’operato della magistratura". Bertolaso in mattinata ha avuto un colloquio di una decina di minuti a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. "Sono sicuro che Bertolaso chiarirà al più presto ogni cosa - ha detto Letta - e spero che il presidente del Consiglio nel consiglio dei ministri gli rinnovi a nome di tutto il governo la sua fiducia. La mia ce l’ha sicuramente".
Berlusconi: dimissioni respinte Il premier Silvio Berlusconi, in consiglio dei ministri, ha detto di voler respingere le dimissioni presentate da Bertolaso. Il sottosegretario Letta ha aperto la conferenza stampa del dopo cdm rinnovando la fiducia personale e del governo in Bertolaso, raccontando "da cronista" come il premier ha informato il cdm dell’inchiesta a carico del capo della protezione Civile. "Alla ripresa dopo l’interruzione - ha detto Letta - Berlusconi ha informato il consiglio che Bertolaso ha detto, con la sensibilità consueta e con la generosità che gli conosciamo, di aver immediatamente messo a disposizione del presidente tutti i suoi incarichi. Berlusconi ha poi aggiunto di aver ringraziato Bertolaso di questa sensibilità e del senso dello stato dimostrato, ma che non riteneva di doverli accettare o di invitarlo alle dimissioni. È sicuro - ha aggiunto Letta - che Bertolaso potrà chiarire ogni cosa, si augura che possa chiarire al più presto la sua posizione e chiede a Bertolaso di continuare a dare al paese la dedizione e l’impegno di sempre, con cui ha raggiunto i risultati".
Gli arrestati Oltre a Balducci, 62 anni, sono finiti in manette anche Diego Anemone, imprenditore romano di 39 anni, Mauro Della Giovanpaola, 44 anni, e Fabio De Santis, 47 anni, questi ultimi due dipendenti del Dipartimento di Sviluppo e Turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri. De Santis è stato successivamente nominato provveditore alle opere pubbliche della Toscana.
Indagato un magistrato Il procuratore aggiunto della repubblica di Roma, Achille Toro, è indagato dalla procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti truccati del G8 della Maddalena. Insieme con Toro è indagato anche il figlio Camillo, uno dei destinatari delle perquisizioni compiute oggi nella capitale dai carabinieri del Ros. Il loro coinvolgimento nell’indagine della magistratura fiorentina potrebbe essere collegato a una fuga di notizie riguardante all’inchiesta della magistratura di Roma sugli impianti dei Mondiali di nuoto sequestrati.
Il sistema Balducci Per tutti l’accusa è corruzione continuata in concorso. In totale sono 60 le perquisizioni svolte fra Firenze e Roma. L’ipotesi del reato di corruzione contestata agli arrestati riguarderebbe dazioni o scambi di utilità in cambio di incarichi relativi a opere per appalti di grandi eventi, fra cui il G8 alla Maddalena. Le ipotesi di reato si riferiscono al periodo febbraio 2008-fine 2009. "Sono stati ravvisati, come è scritto nell’ordinanza, gravi indizi di colpevolezza che riguardano fattispecie corruttive relative agli appalti di alcune grandi opere che sarebbero stati assegnati nel quadro di uno scambio di favori tra dirigenti dello Stato preposti agli uffici interessati e privati imprenditori" ha detto il procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi sugli arresti. "Le relative risultanze - ha aggiunto il procuratore - sono emerse nel corso dell’indagine relativa a consimili ipotesi corruttive che sarebbero state realizzate nel territorio fiorentino e per le quali sussiste una sovrapposizione parziale dei soggetti coinvolti, avendo come protagonisti, sia pure solo in parte, le stesse persone".
L'inchiesta Tutto sarebbe partito da un’intercettazione telefonica disposta per un'indagine sulla trasformazione urbanistica dell’area di Castello a Firenze, che ha coinvolto tra gli altri Salvatore Ligresti e due ex assessori della vecchia giunta comunale. Sono coinvolti due architetti progettisti. Ed è proprio uno di loro, il fiorentino Marco Casamonti, l’anello di congiunzione con Angelo Balducci. Titolare dello studio Archea, è uno dei progettisti dell’hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di Stato e di governo. È intercettando Casamonti che spunta il nome di Balducci che viene così intercettato a sua volta. Casamonti questa mattina è stato perquisito: per lui l’accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Lavori per 327 milioni Per ospitare alla Maddalena il G8 sono stati spesi, in meno di un anno (dal luglio del 2008 al maggio scorso), fondi pubblici per 327 milioni di euro: la somma è stata in gran parte utilizzata per ristrutturare l’ex Arsenale militare abbandonato da decenni e ridotto a discarica di amianto e idrocarburi.
Bertolaso: soldi spesi bene Gli interventi realizzati sono stati più volte oggetto di polemiche, ma sono stati "difesi" di recente da Bertolaso. Quei soldi non sono stati buttati, ha detto incontrando i giornalisti sull’isola: le strutture nate per ospitare i Grandi saranno l’occasione per il rilancio turistico, economico e anche occupazionale - ha spiegato - non solo della Maddalena, ma dell’intera Gallura. Alla Maddalena, ha spiegato il capo della Protezione civile, è stata fatta innanzitutto la "la più grande bonifica di sempre", che ha permesso di trasformare un luogo che era "una fogna" in qualcosa che sarà occasione di vanto per l’isola. Dall’area dell’ex arsenale sono state raccolte 62mila tonnellate di rifiuti e il 21% di quanto è stato portato via era composto da amianto, idrocarburi e metalli. Ed è stato realizzato un porto in grado di ospitare 600 imbarcazioni.
Precisazione della Protezione civile Balducci non è mai stato un dirigente della protezione civile.
In passato aveva avuto incarichi per gli interventi legati al 150° anniversario dell’Unità d’Italia e per la ricostruzione del teatro Petruzzelli di Bari. È stato, inoltre, provveditore alle opere pubbliche di Lazio e Sardegna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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