Il paragone forse può sembrare azzardato, ma presto il paese di Mele potrebbe fare concorrenza alle Isole Shetland. Già, perchè il comune dellentroterra voltrese sta portando avanti un progetto di agricoltura sostenibile che prevede linserimento di un allevamento di alpaca (animali che producono una lana leggera, calda e anallergica), laumento della razza bovina e lallevamento di razze autoctone per la vendita di latte di asina, che ha la caratteristica di aumentare le difese immunitarie nei bambini e negli anziani. Insomma, dopo il primo distributore di latte che è stato installato a Voltri poche settimane fa, il secondo potrebbe arrivare a Mele. Anzi, tutti i negozi e i locali commerciali del Comune dellentroterra ligure potranno vendere il «Latte di Mele». E questa infatti la nuova denominazione De.Co che il consigliere comunale Giambattista Parodi sta cercando di ottenere con lo scopo di ripopolare la comunità montana. Il latte di asina quindi potrebbe essere venduto direttamente attraverso i distributori automatici installati in paese: «Lobiettivo - spiega Giambattista Parodi - è quello di riportare luomo nel nostro territorio. Questa per noi e per il nostro comune deve essere una priorità. E necessario riabitare le cascine, è necessario che le famiglie decidano di tornare a ripopolare la zona».
Per questo è nata lidea di un nuovo allevamento di alpaca: «E lidea giusta per tornare a far girare leconomia. Si tratta di un Camelide del Sud America che produce una lana particolarmente commerciabile perchè anallergica».
Laltro progetto riguarda linserimento dellasino autoctono: «Dopo aver analizzato le caratteristiche fisico chimiche del latte di asina per un segmento di consumatori di nicchia, quali soprattutto bambini e anziani, abbiamo optato per un reinserimento utile a tutta la collettività».
Insomma, il comune sulle alture di Voltri è pronto a rinascere e a lanciare il nuovo «Latte di Mele».
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