Il coraggio, diceva Don Abbondio, se uno non ce l'ha mica se lo può dare.
Poi ci sono casi in cui uno se lo deve dare per forza, altrimenti sono guai. Ma guai seri. Come nel caso di un tumore, per dire. Bianca Balti, supermodella lodigiana che sta affrontando un cancro ovarico al terzo stadio, ha ieri sfidato uno dei tabù più consolidati dell'eterno femminino, mostrandosi completamente calva per gli effetti della chemioterapia che sta affrontando dopo l'intervento d'urgenza subìto qualche settimana fa dopo la scoperta della malattia. Per preparare i suoi follower allo choc, la Balti ha postato un video su TikTok e Instagram in cui si mostrava dapprima con i capelli cortissimi e poi - di botto - senza. Il tutto accompagnato da un messaggio talmente da ragazza cattiva da fare tenerezza: «Once a bad bitch always a bad bitch». Praticamente, «una volta stronza... sempre stronza».
Non è la prima volta che una donna si mostra nella sua vulnerabilità tricologica in seguito alla malattia, è già capitato altre volte da quando i social hanno incoraggiato i personaggi famosi a condividere con il loro pubblico la loro odissea sanitaria, per elargire e reclamare a loro volta coraggio. Era capitato a Michela Murgia, e anche Eleonora Giorgi di recente ha accettato di togliersi il turbante davanti alla telecamera per mostrare il suo fatalismo sprezzante. Per invitare le donne ammalate ad accettare le piccole/grandi sconfitte estetiche del loro percorso terapeutico qualche anno fa anche la Gioconda fu rasata in una campagna pubblicitaria. E per le bambine che devono affrontare l'orribilmente ingiusto tormento di un tumore, anni comparve una Barbie calva («bald and beautiful»), prodotta dalla Mattel su sollecitazione di due madri straziate ma indomite.
Nel caso di Bianca Balti, però, c'è un elemento in più.
Quello di una donna che della bellezza e della grazia ha fatto il suo patrimonio professionale più prezioso e che all'età di quarant'anni, nel pieno esercizio della sua avvenenza, dopo aver due anni fa deciso di sottoporsi a una mastectomia preventiva per una mutazione genetica che la metteva a forte rischio di tumore al seno o alle ovaie, accetta di mostrarsi come un pulcino spaventato ma sorridente, consegnando alla storia un'immagine di sé che le resterà comunque appiccicata.E così la Balti compie un altro piccolo miracolo di ottimismo. Diventare da modella un modello. Di ottimismo e spavalderia. Bella e brava, come dirlo meglio?
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