La brava e bella maestra e la cattiva scuola

Occorre puntualizzare che la maestra non ha mai diffuso video pornografici, limitandosi alla pubblicazione di qualche scatto sexy, in cui appariva esaltata la sua avvenenza

La brava e bella maestra e la cattiva scuola
00:00 00:00

Gentile Direttore Feltri,
mi interessa conoscere la sua opinione riguardo la vicenda della maestra d'asilo che in provincia di Treviso è stata sospesa in seguito alla scoperta che la ventinovenne in questione ha un profilo sul sito OnlyFans, in cui carica video e fotografie hot. La giovane probabilmente verrà licenziata o costretta a dimettersi volontariamente, anche se ha dichiarato che non rinuncerà al lavoro e che è intenzionata ad andare fino in fondo a questa faccenda che l'ha amareggiata molto.
È etico che una maestra d'asilo pubblichi su una piattaforma dai contenuti pornografici immagini di se stessa?

Sara Buongiorno

Cara Sara,
in difesa di questa insegnante si sono levate in coro le voci delle mamme dei suoi piccoli alunni, le quali hanno pregato la scuola e il parroco, trattandosi appunto di una scuola materna cattolica, di non allontanare la maestra, la quale pare sia particolarmente amata dai discenti per virtù quali pazienza e dolcezza, capacità di trasmettere quanto ella è tenuta a veicolare. Insomma, si tratta di una brava maestra, non una di quelle di cui troppo spesso leggiamo sui giornali e apprendiamo dalle cronache, ossia quelle che ricorrono alla violenza sia fisica sia verbale, che sottopongono i bambini inermi che vengono loro affidati a torture, abusi e angherie di ogni tipo, segnandoli irrimediabilmente, traumatizzandoli a vita. Questi maestri qui suscitano indignazione e scandalo ma non quanto Elena Maraga, rea di essere bella e sensuale e di non vergognarsene, anzi di andarne tanto fiera da pubblicare alcune sue fotografie in pose arrapanti su una piattaforma virtuale in cui è possibile vendere ed acquistare materiale di questo tipo.

Occorre puntualizzare che la maestra non ha mai diffuso video pornografici, limitandosi alla pubblicazione di qualche scatto sexy, in cui appariva esaltata la sua avvenenza. Del resto, una maestra non è solo una maestra, ma è anche una donna, e Elena non compie nulla di illecito nel dare spazio ad altri lati di se stessa, incluso il lato b, che non mi pare male. Siamo avvezzi allo stereotipo della maestra brutta, grassa, trascurata, ci sentiamo rassicurati forse da una figura che presenti codeste caratteristiche, come se l'aspetto esteriore fosse garanzia di competenza: tanto più repellente sei, tanto più sei affidabile. Che stronzata! Una donna non deve mortificare il suo corpo per risultare credibile e potere ottenere e conservare un posto di lavoro. Le basta svolgere con onestà il suo mestiere e non fare del male a nessuno. Come maestra trovo più indecente Ilaria Salis, la quale tirava sassi contro la polizia, piuttosto che Elena, che espone la pelle nuda. Ci sentiamo evoluti, moderni, ciarliamo di femminismo, pari opportunità, apertura mentale, e poi condanniamo una donna perché ha avuto l'ardire di scoprirsi. Un sopruso sospendere dal lavoro la giovane, privandola altresì dello stipendio. Colpevole quindi è la scuola, non la maestra che, peraltro, con i compensi da fame riservati ai docenti, ha cercato un'altra fonte di reddito che risulta essere lecita. Insomma, non si tratta mica di reati, crimini, delitti, vendita di sostanze stupefacenti, riciclaggio di denaro sporco, furto, eccetera.

Quindi dovremmo domandarci: la signora ha danneggiato qualcuno? No. Ha rubato? Ha ucciso? Ha adoperato qualsiasi forma di sopraffazione nei confronti dei bambini o di chicchessia? Ha dato prova di essere inidonea allo svolgimento del compito educativo? No, no e no, tanto è vero che le madri degli alunni e anche gli alunni la rimpiangono. E allora non rompiamo le scatole. L'immagine della scuola sì, ne esce demolita.

Ma non per il comportamento tenuto da Elena al di fuori dell'istituto scolastico, bensì per avere ostracizzato questa maestra, stigmatizzandola, condannandola, trattandola come una volta, secoli addietro, venivano trattate le presunte streghe.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica