Italiani campioni del mondo, ancora una volta. Questa volta però non su campi da calcio e piste olimpiche ma sulle pagine dell'illustre rivista americana Wine Spectator, vero e proprio Vangelo del vino che quest'anno ha deciso di insignere dell'ambitissimo titolo di Migliore Vino del Mondo proprio una bottiglia proveniente dal Bel Paese.
La palma della vittoria è stata consegnata ad un vino leggendario, una delle più straordinarie eccellenze italiane, il Brunello di Montalcino Argiano 2018. Gli americani adorano, amano fortemente i vini italiani, in particolare modo i vini toscani tra cui spicca sua maestà il Brunello di Montalcino. Già nel 2001 uno di questi vini così speciali , della Tenuta Nuova di Casanova di Neri ottenne il premio.
Ora , dopo oltre 22 anni, questo grande onore ritorna sui dolci colli senesi per merito di una delle più eminenti tenute del territorio di Montalcino, quella di Argiano. Qui sanno davvero come si fa il vino e lo sanno fare da secoli, come raccontano le mura della splendida villa rinascimentale e dell'antica cantina, sorte qui, proprio dove i Romani in epoche ancora più ancestrali celebravano il sommo dio Giano sul suo altare ( in latino ARA JANI, da cui Argiano). Una divinità protettrice proprio dell'uva come meravigliosamente narrato dagli splendidi arazzi medicei di Cosimo I.
Non poteva esserci luogo migliore per la cura delle viti e per il sacro rito della vinificazione, tanto da inebriare persino il Vate d'Italia Giosuè Carducci, che decantò la divina bevanda di argiano con poetiche parole nel 1886. Se le radici della tenuta vincitrice affondano le radici nei tempi più remoti, l'operosità, l'ingegno e l'intraprendenza di chi ne tiene le redini ai nostri giorni, proietta Argiano e i suoi vini verso futuri di gloria.
Sotto la guida dei brillanti Bernardino Sani e Android Santos Esteves, il rispettivamente direttore e proprietario della tenuta, sono stati effettuati investimenti milionari con incredibile acume e intelligenza che hanno portato Argiano al successo odierno. Il clima tra colline e vigneti è quello di festa e il presidente del Consorzio Vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci lo esprime bene con le sue parole di congratulazioni verso Argiano, artefice di un enorme riconoscimento per tutta la denominazione e che dà conferma della grande capacità delle aziende vitivinicole locali ad esprimere la massima qualità in ogni annata.
Anche il Master of Wine Gabriele Gorelli si lascia andare con
gioioso trasporto, affermando come tale onorificenza rappresenti un grandissimo motivo di orgoglio non solo per Argiano ma per l'intera denominazione del Brunello e per tutta l'Italia. Il premio porta benefici a tutto il Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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