Quando bastano appena tre parole per ridicolizzare il Partito Democratico, allora il gioco fatto. Ad Andrea Pucci è stata necessaria una brevissima e velenosissima battuta inserita in un video social per dare l'immagine di un movimento politico completamente allo sbando. È capitato quindi che un "semplice" reel di dieci secondi di una calda domenica pomeriggio di luglio, pubblicato dal comico milanese, abbia fatto incetta di consensi tra TikTok e Instagram.
Nel filmato realizzato il 9 luglio probabilmente a Milano (o comunque nell'hinterland), Pucci si riprende con lo smartphone mentre si trova davanti a una sezione del Pd che aveva la saracinesca abbassata. Probabilmente nulla di strano, considerando la giornata festiva e per di più in piena estate. Tuttavia il forte sospetto è che quel circolo locale difficilmente possa tenere aperto durante un normalissimo giorno feriale anche in un'altra stagione più fresca, vista la penuria di idee e di progettazioni che il Partito Democratico ha dimostrato ampiamente di non possedere in questi ultimi tempi, contraddistinte esclusivamente da tremende bastoste elettorali anche sul territorio. E così lo storico cabarettista di Colorado non ha resistito e si è lasciato andare a una battuta delle sue: "Chiuso... chiuso per fallimento. C'è scritto così: chiuso per fallimento. Rinnovo locali".
Noooooo, ma davvero il #PD ha chiuso per fallimento? E mo come famo?
— Giorgio La Porta (@Giorgiolaporta) July 9, 2023
Grande #Pucci!! #satira #9luglio pic.twitter.com/xAlKlPTD3Q
Ora, al di là della boutade nello specifico, quell'immagine rappresenta plasticamente alla perfezione la situazione di un partito che non ne sta azzeccando una da quando praticamente è nato sedici anni fa e - anche con il nuovo corso della Schlein - è in netta difficoltà in termini di consenso elettorale. L'emblema della sezione chiusa nel Milanese la dice lunga sulla crisi che la sinistra sta attraversando e i commenti apparsi sotto il video pubblicato dal profilo TikTok "puccifanclub" sono tutti a favore del comico. "Ma magari", "Speriamo a livello nazionale", "Ma quello che ride sotto è fortissimo! Ho riso anche io come se fossi stato lì con te!", "È partito e non si sa quando rientra", "Hai ragione, fallimento totale e mi sembra che anche il rinnovo non vada tanto bene".
Naturalmente in tutto questo decennio e mezzo il Partito Democratico è stato il soggetto più "gradito" per gli attori comici e satirici italiani.
Pochi mesi fa, Fiorello era stato particolarmente sferzante nei confronti del movimento politico in pieno caos per le primarie. Commentando infatti le mozioni dei quattro candidati alla segreteria, aveva consigliato a loro: "Da adesso in poi chiamatevi Pam, Parole ad minchiam".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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