La giudice Albano sotto vigilanza dopo le minacce di morte

Per la giudice, che si era occupata dei trattenimenti dei migranti in Albania, disposta una misura di protezione. E a sinistra c'è chi la butta subito in politica

La giudice Albano sotto vigilanza dopo le minacce di morte
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Una vigilanza è stata disposta a protezione della giudice della sezione immigrazione del tribunale di Roma, Silvia Albano, dopo i deprecabili messaggi di minacce arrivati sulla sua mail e sui social di Magistratura democratica, di cui è presidente dal novembre 2023. A quanto si apprende, la misura è stata decisa nel corso di un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica in prefettura a Roma. Albano, uno dei sei giudici che hanno pronunciato i discussi provvedimenti sui trattenimenti dei migranti in Albania, nei giorni scorsi aveva denunciato alla procura di Roma di aver ricevuto minacce di morte proprio dopo le decisioni emesse lo scorso 18 ottobre.

Le intimidazioni nei confronti della toga erano state esplicite. Questi gli inquietanti toni utilizzati contro di lei: "Spero che ti sparino presto", "Festeggeremo la tua morte". Per quelle deplorevoli circostanze, alla giudice e presidente di Magistratura democratica era già arrivata la solidarietà della Associazione nazionale dei magistrati, ma anche quella del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. La misura di sicurezza introdotta ora a protezione della Albano si dovrebbe tradurre, secondo quanto riporta l'Adnkronos, in una vigilanza generica radiocollegata che prevede passaggi di pattuglie, con riferimento al luogo di lavoro e all'abitazione della giudice.

"Il fatto che sia stata disposta la vigilanza per la giudice Albano denota il brutto clima che si respira non solo nei confronti di chi difende lo stato di diritto, ma anche verso chi applica la legge", ha affermato il segretario di Più Europa Riccardo Magi. "I continui attacchi del governo alla magistratura quando non emette sentenze gradite a Palazzo Chigi, e il fatto che l’esecutivo e la maggioranza stiano producendo atti legislativi che di proposito scavalcano il diritto comunitario e sono palesemente in contrasto con le norme internazionali, dimostra come ci sia una strategia ben precisa per aprire uno scontro istituzionale tra poteri dello Stato",ha aggiunto Magi, attaccando l'esecutivo.

Buttarla in politica in questo modo ci sembra però un grave errore che rischia di offuscare una più complessa realtà.

Di recente, infatti, a ricevere intimidazioni non era stata soltanto la giudice Albano. Nei giorni scorsi la Lega aveva denunciato "gravi minacce" anche nei confronti della senatrice Giulia Bongiorno, avvocato che difende il leader del Carroccio, Matteo Salvini, nel processo Open Arms.

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