Immigrato attacca la polizia, Del Debbio lo gela così

Il conduttore di Rete4 ha incalzato il giovane immigrato presente in studio: "Non mi fai paura, guarda le cifre sui reati commessi da extracomunitari"

Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio
Paolo Del Debbio a Dritto e Rovescio
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Scintille a Dritto e Rovescio, il talk show politico di Rete 4. L’oggetto del contendere è delicato di per sé. In studio è presente Christian, poliziotto accoltellato da un irregolare che, oltre ad essere stato in coma per molto tempo, ha dovuto subire 70 trasfusioni e l'asportazione di un rene. Il racconto del poliziotto, incalzato dalle domande di Paolo Del Debbio, viene interrotto da un fuor d’opera tanto clamoroso quanto irrispettoso verso l’agente in divisa.

“Tu non eri quello che diceva sono sempre loro? O non eri tu?”. La provocazione anti-poliziotti arriva direttamente dal pubblico. È un giovane ragazzo immigrato che sta contestando, con scarsi risultati, i dati diffusi dal ministero della Giustizia che mostrano le percentuali abnormi di reati commessi da extracomunitari. “Che ca... hai detto?”, lo interrompe subito Del Debbio. Il quale si avvicina al ragazzo per chiarire la sua posizione.

“Non mi fai paura, è un coniglio”, risponde il conduttore. “Io sono educato”, controbatte il ragazzo che viene fulminato subito dal giornalista di Rete 4. Ma a smontare le tesi del giovane immigrato ci pensano i numeri sciorinati da Del Debbio. Ben il 30% dei reati è commesso da extracomunitari. Ma il problema è la percentuale minima dell’8,7% che sono i migranti presenti rispetto al totale della popolazione. Da qui si può facilmente comprendere come la maggioranza dei reati, in percentuale, sia commessa da stranieri.

Niente da fare. Il ragazzo non si dà pace: “Questa statistica la stiamo prendendo giusto per, stiamo prendendo un foglio di word e stiamo scrivendo ministero della giustizia”. Durissima la replica di Del Debbio: A scuola hai studiato matematica? Fallo te il calcolo”. Nel merito della questione è intervenuto anche il poliziotto incalzato da Del Debbio. “Molti ragazzi che intervistiamo, anche questa sera, sostengono che la polizia abbia pregiudizi razziali”, sostiene il giornalista.

La risposta dell’agente è l’ennesima prova del contrario: “La persona che mi ha aggredito era un extracomunitario, ma per me era una persona come tutte, non provo rancore per lui, quel giorno era lui agitato e quindi ho provato a fermarlo”. “Noi siamo poliziotti, non guardiamo la nazionalità”, conclude l’agente.

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