I bastian contrari tornano alla carica: ora Saviano & Co criticano pure il blitz di Caivano

I polemisti di sinistra contestano pure l'operazione interforze a Caivano. Saviano parla di "sceneggiata", Bonelli di "propaganda". Nel Pd c'è chi la butta in politica, intanto il governo stanzia 30 miliardi

I bastian contrari tornano alla carica: ora Saviano & Co criticano pure il blitz di Caivano

Perquisizioni a tappeto, controlli, identificazioni. Ingenti sequestri di armi, proiettili da guerra e soldi di dubbia provenienza. A Caivano lo Stato ha finalmente battuto un colpo, ha fatto sentire la propria presenza tra i cittadini come non accadeva da tempo. Eppure, c'è chi è riuscito a criticare persino la maxi-operazione condotta stamani dalle forze dell'ordine con l'obiettivo di avviare un percorso di ripristino della legalità sul territorio. Mentre in molti si compiacevano per quell'intervento ad "alto impatto", una sparuta ma rumorosa combriccola di "bastian contrari" iniziava a sollevare incompresibili obiezioni a sfondo politico. In altri termini: non perdeva l'occasione per gettare il solito fango sul governo.

"Sceneggiata". Saviano contesta il blitz di Caivano

Inutile ragionare sul fatto che la lotta per la legalità dovrebbe unire tutti, se non altro in virtù di un comune senso civico e delle istituzioni. Andatelo a spiegare a chi invece trova il modo di polemizzare sempre e comunque. Lascia allibiti, ad esempio, il commento pubblicato sui social da Roberto Saviano, che ha definito la retata di Caivano "una inutile sceneggiata di propaganda". Ma come: a rigor di logica, il saggista antimafia avrebbe dovuto rallegrarsi per la presenza delle istituzioni in un territorio messo sotto scacco dalla malavita. Invece no. "I maxi blitz, come avvenuto a Caivano, non cambiano il destino di un territorio, non offrono riscatto, sono operazioni fatte per pura propaganda politica", ha tuonato l'autore di Gomorra. E ancora: "Il governo ha promesso una bonifica e invece 400 uomini, tra poliziotti, carabinieri e Guardia di Finanza, hanno trovato appartamenti vuoti e sequestrato una quantità di denaro che per una piazza di spaccio sono solo pochi spiccioli".

La retorica anti-governativa dei dem

Secondo Saviano, dunque, l'operazione odierna "non cambierà il destino di Parco Verde". E infatti la stessa Giorgia Meloni ha spiegato che il blitz è stato solo l'avvio di un "lungo percorso" di legalità intrapreso dal governo affinché in Italia "non ci siano più zone franche". Ma allo scrittore non basta mai. Non basta comunque. Basti pensare che l'autore di Gomorra non si era scomposto più di tanto nemmeno per la cattura di Matteo Messina Denaro. "Era esattamente dove tutti sapevano fosse", scrisse. Allo stesso modo, anche nel Pd c'è chi si è messo a puntualizzare sull'operazione odierna, guardando - come si suol dire - il dito e non la luna. La coordinatrice della segreteria dem, Marta Bonafoni, l'ha ad esempio buttata in politica, confondendo a nostro avviso i piani di lettura dell'attualità.

"Il bottino con cui la presidente del Consiglio è entrata a Caivano è composto di tagli al reddito, dell'azzeramento del RdC che, pur nella sua imperfezione, garantiva dignità a persone che non sono certo da bonificare, ma da prendere in cura", ha tuonato l'esponente Pd, contestando le misure del governo. Ma la retata inteforze di stamani non ha nulla a che fare con le scaramucce politiche e con le contese sui singoli provvedimenti di palazzo Chigi: perché dunque scomodare la solita retorica partitica anche a fronte di un'operazione di polizia?

La sinistra assente nelle periferie

Oltremodo polemico anche il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, Angelo Bonelli. "Bene che lo Stato si faccia vivo a Caivano, ma non è certo il blitz di un giorno che potrà risolvere il problema della criminalità che la fa da padrona in quei luoghi. La Camorra ha avuto tutto il tempo di far sparire quello che non doveva essere trovato. L'operazione di Caivano di oggi è un'operazione propaganda che vuol far credere che ha sconfitto la criminalità a Caivano, ma non è così", ha scritto in una nota l'esponente di sinistra, passando poi a criticare il governo sull'impiego delle risorse del Pnrr per valorizzare le periferie. Senza entrare nel merito della diatriba, facciamo in realtà notare come il tema delle periferie sia stato per troppo tempo sottovalutato proprio dalla stessa area progressista, che ora si sente in dovere di fare la morale a chi invece ha promesso interventi concreti di riqualificazione sociale.

Il "piano straordinario" del governo

Già, perché quando si parla di lotta al degrado a contare non sono le parole ma i fatti. E su questo fronte non c'è molto da discutere. Nelle stesse ore in cui i polemisti criticavano persino il maxi blitz di Caivano, il governo approntava nuove misure a supporto del percorso avviato.

Secondo quanto si apprende, la bozza del decreto legge sul rilancio economico del Mezzogiorno prevede infatti "un piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione nell'ambito del territorio di Caivano". L'esecutivo avrebbe predisposto interventi di riqualificazione per 30 milioni di euro.

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