![“Razzisti”. "Andatevene". La lezione di Del Debbio al rom](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/07/1738915475-screenshot-2025-02-07-081815.png?_=1738915475)
Da Milano a Roma, da Nord a Sud. Il fenomeno indecoroso delle borseggiatrici coinvolge tutto il suolo italiano e, soprattutto, preoccupa i viaggiatori di tutte le città italiane. Gli ultimi episodi di cronaca ci descrivono una realtà molto complicata. E il vero boccone amaro è l’impotenza delle forze dell’ordine alle prese con le stesse figure che, come spesso accade, vengono arrestate e subito rilasciate per cavilli giudiziari e burocratici surreali. È questo il fulcro della discussione condotta da Paolo Del Debbio nella sua trasmissione di approfondimento Dritto e Rovescio su Rete4.
Le testimonianze degli ospiti abbondano. Presenti in studio chi è stato accerchiato e derubato dalle borseggiatrici. Prendono la parola giornalisti e opinionisti che ogni giorno raccontano questi episodi spiacevoli. Poi, ovviamente, c’è anche il caso più specifico: quella della borseggiatrice arrestata ma subito liberata perché incinta. Insomma, il pretesto per una discussione formativa sul tema viene interrotto da una boutade che arriva direttamente dallo studio. “Un rom che viene pizzicato dopo 2 ore che vive dentro il proprio camper gli tolgono il camper”, esordisce il mediatore culturale Igor Stojanovic. “In Italia ci sono leggi razziste”, conclude. “Faccio finta di non avere sentito”, risponde Del Debbio. Da qui la replica piccata: “Ma se vi fa schifo l’Italia, visto che è razzista, allora andatevene”.
In studio: "In Italia ci sono leggi razziste", ci state seguendo?#DrittoeRovescio in diretta su #Rete4 e in streaming su Mediaset Infinity pic.twitter.com/yf0u5qcnc0
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) February 6, 2025
Intanto nel nostro Paese, come dimostrano le numerose testimonianze a Dritto e Rovescio, l’Italia lascia libera una rom arrestata per aver rubato solo perché incinta. "La madre che va a rubare ed è recidiva deve perdere il diritto di essere madre e dunque deve finire in carcere. Dobbiamo agire prima che ci scappi il morto", spiega il giornalista e conduttore Gianluigi Nuzzi. Che poi aggiunge: "Vi approfittate dei diritti italiani e poi vi lamentate del posto in cui vivete e in cui rubate". L’arma della gravidanza, a ben vedere, ultimamente viene usata come lasciapassare per continuare nel proprio “lavoro” di borseggiatrici a tempo.
Un’ipotesi confermata dalla spiacevole testimonianza raccontata da un ospite in studio.
Incalzato dal conduttore, l’ospite ha raccontato per filo e per segno la sua terribile vicenda: "Io vado a lavorare, mi faccio le mie 8 ore di lavoro ma mi ritrovo sempre un intralcio che sono loro e nell’80% sono rom”. Un racconto che smonta la solita narrazione vittimista.
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