Scoprirsi genitori giorno per giorno: un manuale per "La buona nascita"

Arianna Ciucci, ostetrica di lunga esperienza, guida le famiglie alla riscoperta della genitorialità con una narrazione onesta della gravidanza, del parto e del post parto

Scoprirsi genitori giorno per giorno: un manuale per "La buona nascita"
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Ci avete mai pensato che “si nasce una volta sola?”. Chi passa dall’esperienza di una gravidanza ricorda la gioia e le paure, l’impazienza di avere il proprio bimbo in braccio e l’ansia per il momento del parto. Ce la farò? Sarà doloroso? E ancora: sarò una brava mamma? Tutte domande legittime, ma che fanno perdere di vista gli altri protagonisti di questo momento. Il partner, la cui vita sarà sconvolta allo stesso modo e che troppo spesso viene messo in secondo piano. Ma soprattutto quell’insieme di cellule che pian piano si trasformano in un cuore che batte.

“Si nasce una sola volta”, dicevamo. Ed è per questo che è importante una “buona nascita”. Ne è convinta Arianna Ciucci, ostetrica e punto di riferimento di tutte le coppie che hanno varcato la porta gialla dell’associazione Gepo in centro a Milano. “Non c’è possibilità di rifare tutto da capo, se qualcosa non va per il verso giusto”. Arianna lo ripete nei suoi corsi di accompagnamento alla nascita e ora lo mette anche nero su bianco in “La buona nascita” (Edizioni San Paolo).

Una buona nascita che parte da ben prima del parto – prima ancora del concepimento – e arriva ben oltre, in quel “per sempre che non significa mai più”, passando per una gravidanza che è ben diversa da come ci viene spesso raccontata. E che non dimentica il ruolo del papà, “attori fondamentali”, “protagonisti e creatori” secondo Ciucci di un ambiente “sicuro, di protezione e di sostegno necessario per poter partorire e accogliere il proprio figlio”. E nemmeno quello dei nonni, chiamati a “prendersi cura della nuova famiglia prendendosi cura dei genitori”.

Accanto a questo, per l’ostetrica bisogna ritrovare quel supporto che un tempo veniva dato dalla famiglia allargata ormai scomparsa nella capillarità degli appartamenti cittadini. Il famoso “villaggio” di cui si sente parlare ogni volta che si accenna al tema della genitorialità.

“La buona nascita” è un libro che fa riflettere e rimette al centro la famiglia, la “triade” la chiama Ciucci nei suoi corsi di accompagnamento al parto. Un libro in cui però trovano spazio anche box con consigli pratici non scontati in una società in cui non c’è il tempo dell’attesa. Abbassare le luci, connettersi, concentrarsi sul calore, stare.

In questo percorso che non è lineare ma avanza a spirali, cambiando “per sempre” la vita della coppia e di chi gli orbita intorno, Ciucci prende per mano i neogenitori e li accompagna alla scoperta di termini come esogestazione, endogestazione, attraverso i trimestri che precedono il parto e quelli che lo seguono. Un libro senza tabù, che affronta in maniera delicata anche temi spinosi come quello del lutto perinatale, dei nati prematuri o della riproduzione come “atto sessuale”. Un libro che punta a restituire una narrazione reale della genitorialità scevra sia dai racconti edulcorati che da quelli “splatter” a cui siamo abituati.

Scordatevi il parto dei film, con rottura delle acque scenografiche, travagli stesi sul lettino, urla disumane e partorienti che insultano il partner che le invita a soffiare. In “La buona nascita” troverete un racconto aderente alla realtà, che si basa sull’esperienza trentennale di Ciucci, sugli episodi che ha vissuto in prima persona, ma anche sulle evidenze scientifiche. Un racconto che non nega la violenza ostetrica. E che anzi, come strumento di conoscenza e consapevolezza, mette in guardia da quelle pratiche di cui ancora troppo spesso si sente parlare.

Ma “La buona nascita” non si ferma al momento del parto.

Una buona parte del volume è dedicato al post parto, quel momento delicato – forse persino più di quello che lo precede – in cui la famiglia si forma e impara a stare al mondo, con tutti consigli pratici utili in questo primo periodo, dall’allattamento al baby wearing (l’uso di fasce e marsupi), dalla trasformazione del corpo femminile al rapporto di coppia, dal massaggio infantile al cosa aspettarsi nei nove mesi dopo la nascita (l'endogestazione, appunto). Un libro da leggere se si è in attesa, ma anche se si sta solo pensando a “fare un bambino”. O se da una gravidanza si è già passati, per ripercorrere e riflettere sulla “buona nascita” dei nostri figli.

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