Il legale di Toti chiede la revoca dei domiciliari: "Non si candiderà alle prossime regionali"

Il legale del governatore ligure dimissionario ribadisce che il suo cliente non si presenterà al voto nemmeno come candidato consigliere. Scajola: "Serve un nome fuori dallo stretto giro dei partiti di centrodestra"

Il legale di Toti chiede la revoca dei domiciliari: "Non si candiderà alle prossime regionali"
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Si apre una settimana importante in Liguria sul fronte delle elezioni regionali anticipate che si terranno tra fine ottobre e inizio novembre. Dal punto di vista giudiziario l'avvocato di Giovanni Toti, Stefano Savi, ha depositato questa mettina l'istanza di revoca degli arresti domiciliari per l'ex presidente della Regione Liguria: i pubblici ministeri hanno due giorni per esprimere un parere, mentre il gip ne avrà cinque per decidere. Dopo le dimissioni del governatore, "la nostra richiesta è basata sul fatto che non ci siano più i presupposti per mantenere la custodia", sottolinea il legale.

Dopo poi l'annuncio arrivato lo scorso venerdì, nella giornata di domani verranno ufficialmente depositate in Consiglio le dimissioni di Toti come presidente della giunta, funzione dalla quale era di fatto già sospeso dal 7 maggio, giorno di inizio dei suoi arresti domiciliari. Se nel campo del centrosinistra ci sarebbe in teoria ampia condivisione sulla figura dell'ex ministro Andrea Orlando, si registra maggiore fermento nel centrodestra.

Alcuni rumor circolati in mattinata sui giornali davano conto di una possibile strategia del governatore uscente per ripresentarsi agli elettori, perlomeno come consigliere, da capolista del suo movimento "Cambiamo" in tutte le circoscrizioni. Voci che tuttavia sono state prontamente smentite dall'avvocato Stefano Savi: "Sono totalmente destituite di fondamento le notizie pubblicate di una possibile candidatura di Giovanni Toti alle prossime elezioni regionali - afferma il legale -. Toti non sarà candidato, men che meno in tutti i collegi della Regione, come pubblicato da un quotidiano".

Per legge, in ogni caso, l'ex parlamentare europeo non si sarebbe potuto ripresentare come candidato presidente della Regione avendo già svolto due mandati a capo della struttura di Palazzo della Navigazione generale italiana. Tuttavia nulla gli vieterebbe di presentarsi alle urne come semplice candidato consigliere. Anche se è chiaro che adesso la strategia della difesa diventa quella di riportare in libertà Toti, accusato di corruzione, tramite un'istanza (presentata oggi) in cui si dichiara che il governatore non svolge e non svolgerà più funzioni pubbliche di carattere elettorali: motivo per cui non sussistono più i motivi di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove che lo stanno tenendo ora ai domiciliari.

Oggi Antonio Tajani ha espresso grandi perplessità sulla vicenda Toti: "Se venisse assolto dopo un risultato elettorale a favore del centrosinistra, chi si assumerebbe la responsabilità di aver favorito elezioni falsate dall'aver sbattuto il mostro in prima pagina? Abbiamo assistito a un aut aut inquietante: o ti dimetti o resti ai domiciliari. Non è da Stato di diritto. Si condiziona il voto". Secondo il leader di Forza Italia, adesso si dovrebbe "scegliere un candidato civico in Liguria". Il totonomi è cominciato, con qualcuno che si è già tirato fuori: "Conosco bene il territorio, ma non credo, per diversi motivi, di poter essere il miglior candidato", sostiene il sindaco di Imperia, Claudio Scajola. "Deve esse individuato un candidato al di fuori dello stretto giro dei partiti del centrodestra. Occorre allargare il perimetro", chiosa.

Una strada che si fa in salita dopo i no anche del viceministro genovese Edoardo Rixi, che si è sfilato dalla corsa: "Non mi candido e non cambio idea". Si sono fatti anche nomi politici di esponenti Noi Moderati, il movimento di Toti, come la deputata Ilaria Cavo, e l'attuale assessore all'urbanistica Marco Scajola. Discorso invece diverso per Alessandro Piana, 52 anni, imprenditore agricolo, leghista, e ora presidente ad interim della Liguria dopo l'uscita di scena del governatore.

In un'intervista rilasciata al Giornale, a precisa domanda se sarà lui il candidato del centrodestra, ha risposto: "È presto. Sono ragionamenti che dobbiamo fare tutti assieme. Sarei lusingato, ovviamente, ma non credo che sarà questa la scelta che si farà".

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