Olimpiadi, sport e ideologia. Le parole della settimana

Le parole della settimana: Olimpiadi di sport o di ideologia, le provocazioni dell'inaugurazione, Angela Carini e il rimescolarsi dei sessi, Elon Musk e la Rowling non tacciono più, ogni parola diventa sessismo, la fine del leader Hamas

Olimpiadi, sport e ideologia. Le parole della settimana
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Proviamo a dare un po' di colore poetico alle notizie in bianco e nero che circolano sul web, di seguito alcuni dei fatti più cliccati della settimana visti attraverso un filtro a colori

Olimpiadi di sport o di ideologia?

Quelle di Parigi 2024 non verranno ricordate come le Olimpiadi che hanno messo al centro lo sport. Sin dal primo momento questa kermesse sportiva è stata terreno di uno scontro non proprio sottile fra la visione del mondo woke, che come al solito vuole imporsi come pensiero unico globale e chi a questa nuova visione non vuole sottostare. Tra drag queen, riti esoterici, intersessuali o transessuali e ovviamente femministe arrabbiate di sport si parla poco, del resto si parla sin troppo.

Le provocazioni dell'inaugurazione

Si è iniziato con la cerimonia di inaugurazione. L'organizzazione francese ha scelto di provocare il mondo con una rappresentazione che forse era lo sberleffo di un'Ultima Cena, idea smentita dal direttore artistico, ma solo dopo le polemiche globali. Forse era, come lui ha sostenuto, una festa pagana con drag queen, travestiti e minori sessualizzati. Ciò che è certo è che questa inaugurazione ha mostrato il volto peggiore della Francia. In molti hanno pensato si trattasse di un vero e proprio rito, davanti agli occhi di tutti, fondato su un insieme di idee ed esoterismi ben precisi. Quelli radicati nell'arroganza dell'ideologia della rivoluzione francese, che a quanto pare continua a sopravvivere allo scorrere del tempo.

Angela Carini e il rimescolarsi dei sessi

Non contenti delle polemiche legate alla cerimonia di inaugurazione, il Cio ha ben pensato di ammettere alle competizioni di pugilato femminile un atleta dell'Algeria che prima sembrava essere transessuale, poi forse intersessuale, di certo una persona parzialmente maschile. Risultato: 46 secondi di incontro con l'atleta italiana Angela Carini, che si è ritirata per i colpi troppo forti. Il tema del maschile e del femminile che si confondono è il tema del contemporaneo e le Olimpiadi di Parigi hanno perso l'occasione di mostrare che lo sport può essere superiore alle ideologie del momento. E intanto le femministe stanno mute. E c'è pure chi attacca la Carini.

Elon Musk e la Rowling non tacciono più

La cosa interessante è che l'ideologia della piccola parte di mondo che vorrebbe rimescolare le carte del maschile e del femminile trova dei muri solidi. J.K Rowling, la madre di Harry Potter, ha parlato di “brutale ingiustizia”, intervenendo in modo approfondito sul tema, Piers Morgan ha definito la cosa disgustosa e persino Elon Musk si è subito schierato dalla parte della nostra atleta italiana, ritwittando una presa di posizione a favore della Carini. Il mondo dei radical chic woke va allo scontro, ma stavolta dall'altra parte non troverà il vuoto.

Ogni parola diventa sessismo

Nel frattempo un giornalista sportivo inglese, Bob Ballard, commentando il nuoto femminile ha detto "Beh, le donne hanno appena finito. Sai come sono le donne... che se ne vanno in giro a truccarsi". Questa frase è stata bollata come “sessista”, una delle accuse che non possono essere perdonate e i tribunali del nuovo pensiero hanno emesso la sentenza: licenziato. A poche ore dallo spettacolo dell'inaugurazione, dove si celebrava la “nuova” libertà dell'Occidente si sono visti i suoi risultati: sei libero di dire ciò che vuoi, se rientra nelle gabbie dei nuovi dogmi, altrimenti sei fuori. Poi alla tv francese hanno fatto una battuta su Sara Errani: “A sinistra c'è Sara Errani che è il capo, fa tutto lei: lava i piatti, cucina, pulisce”. Le femministe sono insorte lamentandosi che questi commentatori invece non sono stati licenziati. Non si può veramente più parlare. Sarebbe bello avessero parlato anche per difendere la Carini. Quelli della liberté...

La fine del leader Hamas

Nel frattempo in Medio Oriente continua la guerra. Israele ha ucciso il leader di Hamas, Isma'il Haniye. Era ovviamente a Teheran, dove Israele ha colpito.

Sono equilibri complessi, dove odio si intesse all'odio e lo spettro della guerra continua a far avanzare i suoi artigli verso un futuro preoccupante. E intanto l'Occidente continua a dividersi, senza avere strumenti per comprendere ciò che sta succedendo o peggio ancora lasciandosi inquinare l'opinione pubblica dalla peggior propaganda.

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