"La pasta" che aiuta i ragazzi autistici. Un progetto per farli entrare nel mondo del lavoro

Grazie alla sinergia di diverse realtà lavorative nasce il laboratorio "Orecchiette-La pasta che vorrei", un'azienda benefica che introduce nel mondo del lavoro i ragazzi affetti da spettro autistico

"La pasta" che aiuta i ragazzi autistici. Un progetto per farli entrare nel mondo del lavoro

Nasce dall'unione di tre realtà diverse, quella dell'avvocatura con l'avvocato Annamaria Bernardini De Pace, della ristorazione con lo chef stellato Massimo Bottura, dell'imprenditoria con Giuseppe Primicerio, direttore di Masseria Traetta e presidente della Yuri Benefit Corporation, il progetto Orecchiette-La pasta che vorrei un laboratorio creato per ragazzi affetti dallo spettro autistico che attraverso la produzione di un'eccellenza italiana come la pasta, vengono introdotti direttamente nel mondo del lavoro.

Un'azione concreta per i ragazzi autistici

A parlarne con grande entusiamo l'avvocato Annamaria Bernardini De Pace, presidente onorario della società Benefit e non nuova ad iniziative simili a sostegno di ragazzi e donne: "Ho avuto questa idea pensando al progetto creato dallo chef Bottura con 'Tortellante', un'iniziativa simile creata a Modena che fa lavorare ragazzi con lo spettro autistico creando pasta ripiena. Avendo a disposizione una struttura e un'associazione ho suggerito all'imprenditore Giuseppe Primicerio di unire le nostre forze, e da queste semplici chiacchiere è nato il progetto, che ha visto poi oltre alla partecipazione dello chef stellato Bottura anche il cardiologo Fabio Sgura il direttore scientifico dell'iniziativa".

Un progetto di inclusione sociale dove i ragazzi prepareranno le orecchiette, un prodotto d'eccellenza della cucina pugliese, con l’obiettivo di educare al cibo e coinvolgere gli allievi nell’economia sociale del territorio. La pasta prodotta sarà poi venduta e il ricavato utilizzato per finanziare altre attività sociali. "Ma non solo -precisa l'avvocato Bernardini De Pace -fino ad ora i ragazzi autistici per essere ospitati in alcuni centri dovevano essere sedati, cosa che io ritengo la camicia di forza dei nostri tempi, noi al contrario vogliamo che siano occupati a creare qualcosa con la supervisione di personale qualificato, di medici, psicologi, e anche delle nonnine che abbiamo coinvolto nel territorio per tramandare questa meravigliosa arte di fare la pasta con le mani, per sentirsi liberi e a proprio agio nel creare con le mani".

La costruzione di un ambito lavorativo

I ragazzi affetti da spettro autistico hanno bisogno nelle loro azioni quotidiane di una cadenza: "Noi creiamo per loro una sorta di ritualità - spiega Giuseppe Primicerio creatore della ‘Yuri Srl Benefit Corporation’, la società benefit fondata per realizzare progetti e iniziative di sostegno e inclusione in Puglia - i ragazzi sanno che hanno degli appuntamenti lavorativi nel nostro laboratorio. Sanno che arrivano e devono cambiarsi indossare una divisa e lavorare sotto la supervisione dei vari esperti. Fare l'impasto, tagliarlo e modellarlo con le mani. Questo li aiuta moltissimo. Spesso mi commuovo nel vedere i loro volti felici. Quella che abbiamo voluto creare è l'approccio ad un lavoro vero e proprio che viene anche retribuito come è giusto che sia".

Una pasta buona e salutare

La pasta che viene realizzata è venduta sul territorio come primo passo di una grande iniziativa che ha lo scopo di coinvolgere molte altre regioni nel segno dell'inclusione. "Questi ragazzi sono un bene prezioso per la nostra società - racconta ancora Primicerio - spesso abbiamo la presunzione che loro possano comprendere noi, quando in realtà il loro è un modo di esprimersi meraviglioso e siamo noi a non comprenderlo. Ho ricevuto sul territorio di Ostuni, dove è nato questo primo laboratorio, decine e decine di richieste da famiglie entusiaste di far approcciare i loro figli al mondo del lavoro e vederli tornare felici a casa.

Prima di iniziare qui ad Ostuni -spiega ancora Primicerio- sono andato a visitare il laboratorio di Modena dello chef Bottura "Totellante", che mi ha lasciato senza parole per l'organizzazione e i benefici che porta ai ragazzi che ci lavorano, e dato un'ulteriore spinta nel creare, anche con la sua esperienza, questo con le orecchiette, la paste per eccellenza del territorio pugliese. Tra l'altro abbiamo fatto uno studio molto approfondito sulla qualità della pasta che produciamo che è fatta con un impasto gluten-free a base di acqua di mare purificata senza aggiunta di sale, grazie anche alla collaborazione con Mhare".

La presentazione del progetto

Dopo nove mesi di lavoro, finalmente Orecchietti la pasta che vorrei è stato presentato alla Masseria Traetta ed ha visto la presenza dei quattro ideatori e fondatori; dell'avvocato Annamaria Bernardini De Pace e anche dello chef Massimo Bottura con in collegamento il dott. Fabio Scura. "Spargete la voce sul territorio e anche oltre - ha incitato l'avvocato Bernardini De Pace - affinché queste orecchiette buonissime possano avere una grande commercializzazione presso ristoranti e strutture alberghiere, e chiunque voglia far parte del progetto è il benvenuto".

"Vogliamo creare gioia ed inclusione e fare in modo che da questo laboratorio ne possano nascere molti altri, per occupare più ragazzi possibili", ha concluso poi con grande soddisfazione Giuseppe Primicerio.

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