La guerra tra Israele e Palestina continua inevitabilmente a tenere banco nei talk show televisivi e le discussioni tra opposti punti di vista di analisti e osservatori aumentano sempre di più i decibel in televisione. L'ultima lite in diretta è scoppiata oggi pomeriggio durante la puntata di Tagadà, su La7, tra due giornalisti solitamente molto pacati nel esporre i propri ragionamenti, anche in contrasto con gli altri interlocutori: Peter Gomez e Pierluigi Battista.
Il commento alle parole di Erdogan
La conduttrice Tiziana Panella chiede in collegamento al direttore del sito del Fatto Quotidiano (e neo condirettore anche del cartaceo) un suo giudizio sulle parole di Erdogan sui militanti di Hamas ("Sono dei liberatori che combattono per la loro terra"). "Che un membro della Nato definisca Hamas dei combattenti per la resistenza è significativo e dovrebbe farci pensare in quale situazione ci stiamo cacciando, non per volontà nostra". E poi aggiunge: "Ci sono delle cause storiche. Tutta la comunità internazionale, compresi i Paesi arabi e compresi noi, non ha voluto operare per risolvere la questione palestinese. Cosa è stato fatto in concreto per arrivare due popoli e due stati?". Battista è in studio e prende la parola e chiede a Gomez: "Dal 2005 Gaza non è più un territorio occupato: Sharon mandò via da là migliaia di ebrei. Perché invece di dare cibo, infrastrutture, sviluppo economico, hanno speso tutti quei soldi in questi vent'anni per costruire tunnel e le armi per distruggere Israele?".
Il giornalista del Fatto replica: "C'e Hamas, ma c'entrano qualcosa anche tutti quei milioni di bambini che vivono da quelle parti e che oggi muoiono sotto i bombardamenti? Non è un videogioco". "Ma cosa c'entra? Ho detto che non è un territorio occupato. Lo capisci? Allora è colpa di Hamas se muoiono i bambini", controribatte l'editorialista di Huffington Post, aggiungendo: "Perché la guerra santa si chiama Jihad, non è una guerra di liberazione nazionale come quella dell'Olp". Da questo momento i poi la tensione aumenta notevolmente. Gomez non ci sta: "Ascoltando Battista, abbiamo la dimostrazione di come non ci sia alcuna volontà di discutere con serenità e razionalità di questa questione. Persino lui si trasforma in un tifoso".
Le offese reciproche tra Gomez e Battista
"Ma che tifoso? - reagisce Battista - Sto parlando della caccia all'ebreo e tu parli di tifo? Io sono contro questa mostruosità che è accaduta e che voi, compreso te, non riuscite a capire, dicendo che è un problema di questione dello stato palestinese che non c'entra niente. Perché c'è la Jihad islamica. Come il Bataclan". Il condirettore del Fatto Quotidiano riporta le dichiarazioni di Netanyahu sulla necessità di foraggiare Hamas perché si sarebbe evitata la nascita dello stato palestinese. "Questa non rende meno responsabile dell'orrore i terroristi di Hamas, ma chi non studia la storia e ignora le sue radici, continua a commettere gli errori. E tu sei l'esempio del rifiuto di studiare le cause dell'orrore". L'ex giornalista del Corriere della Sera va dritto contro Gomez: "Studia anche tu. E fatti spiegare che cos'è Camp David".
Il finale è altamente vivace. Secondo Peter Gomez l'atteggiamento di Battista è inaccettabile. Quest'ultimo dichiara poi: "Anche il tuo. Tu non hai il monopolio dell'indignazione. Chiaro? Non è che tu puoi dire qualsiasi cosa e l'altro deve essere sempre moderato". "Ma chi si è indignato? Stai facendo tutto da solo. Ma non ti rendi conto di sembrare un pazzo?", risponde Gomez. "Tu sei un pazzo - attacca Battista - perché dici delle cose che non hanno senso: parli dello stato palestinese quando c'è la Jihad islamica. Ma che giornalista sei, senza capire la differenza tra queste due cose? Ma come è possibile?". In studio cala il gelo.
Tiziana Panella riesce a ristabilire un po' di ordine chiedendo ai due ospiti che cosa pensassero delle frasi di Guterres ed entrambi - in un momento di (quasi) conciliazione non ufficialmente sancita - concordano del fatto che l'Onu sia un ente inutile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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