![Vannacci a Sanremo, Rai in tilt: "Non invitato da noi". Ecco chi gli ha dato il biglietto](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2024/11/13/1731509096-21376489-large.jpg?_=1731509096)
Musica maestro, via alle polemiche. L'annunciata presenza del generale Roberto Vannacci a Sanremo sta già creando scompiglio. Nei prossimi giorni l'europarlamentare leghista sarà infatti nella città dei Fiori per un evento pubblico e presenzierà anche come spettatore alla terza serata della kermesse canora. Apriti cielo: la circostanza ha mandato in sbattimento la sinistra, che subito ha gridato allo scandalo e alla provocazione (come se un privato cittadino non avesse la libertà di andarsi a vedere uno spettacolo). Così, sulla scia di quelle fibrillazioni, la stessa Rai è stata costretta a intervenire sull'argomento per fornire alcune delucidazioni.
A margine dell'odierna conferenza stampa di presentazione della prima serata del Festival, è stato è stato il direttore del prime time Rai, Marcello Ciannamea, a esprimersi sull'argomento. "Il generale Vannacci all'Ariston? Non è un biglietto omaggio, non lo abbiamo invitato noi", ha precisato il dirigente Rai, spiegando così che la presenza dell'europarlamentare leghista è un'iniziativa indipendente dal servizio pubblico.
"Io a Sanremo? È la prima volta che partecipo, per me è una cosa nuova. Di solito non lo seguo nemmeno in tv ma stavolta sono stato invitato da Sanremo incontra, un’associazione culturale, grazie alla quale la mattina del 14 febbraio presenterò i miei libri al Casinò e la sera del 13 sera sarò tra il pubblico dell’Ariston", aveva raccontato lo stesso Vannacci alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora. A quanto apprende l'Adnkronos, sarebbe stata proprio l'organizzazione della rassegna culturale, che ha dei biglietti in dotazione, a invitare l'europarlamentare leghista ad assistere alla terza serata del festival.
Interpellato da Radio1 sulla propria presenza all'Ariston, il generale aveva fatto intendere di non avere alcuna intenzione di strumentalizzare la cosa. "Certo non avrò brillantini né piume di struzzo, il mio sarà un abbigliamento sobrio", aveva prima scherzato, rispondendo agli speaker radiofonici. E ancora: "Non voglio fare esibizionismo, né spettacolo, andrò solo a godermi la manifestazione". Diversamente, era stato il Pd a montare il caso parlando di "operazione studiata per sfruttare la risonanza mediatica della kermesse e amplificare un messaggio divisivo e reazionario".
Accusa curiosa, visto che sinora a sfruttare la risonanza del
Festival per parlare di politica sono stati proprio i progressisti. Ieri con la scusa della patente di antifascismo chiesta ai conduttori, oggi con una domandina ad hoc a Elodie sulla Meloni. Con annessa risposta anti-Giorgia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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