Alfa Romeo Tonale, un’auto a lungo attesa e molto discussa, passata attraverso diverse visioni progettuali e finalmente giunta alla luce nel corso del 2022. Il nuovo crossover secondo Alfa, iconico e immediatamente riconoscibile che apre le porte ad una nuova concezione di Alfa Romeo, di nuova generazione. Nuovi motori elettrificati e anche ibridi ricaricabili, nuovi allestimenti e tanta tecnologia inedita per un’auto del biscione. Debuttano i fari full-led matrix così come la connettività con Android Auto e Apple CarPlay wireless, senza dimenticare ADAS di livello due, ma anche sedili ventilati e tanto altro. Abbiamo provato la motorizzazione più potente in commercio, l’ibrido plug-in da ben 280 CV e fino a 50 km di autonomia a zero emissioni. Listino a partire da 36.350 euro.
Dimensioni e design
Le proporzioni di Nuova Alfa Romeo Tonale mascherano bene le dimensioni per nulla contenute, come testimoniano i suoi 4,53 m di lunghezza e 1,84 m di larghezza, per un’altezza massima di 1,60 m. La scheda tecnica non mente e così rientra a pieno tra i suv di segmento C, al pari della più agguerrita concorrenza tedesca, vero obiettivo di Tonale. E’ costruito a partire da una rivisitazione completa della piattaforma Small US Wide impiegata per Compassa, alla quale è stato installato un doppio schema MacPherson anteriore e posteriore, irrigidito il telaio e tarate le sospensioni per regalare una migliore dinamica di guida e tenuta di strada. Passando al design, non riesce purtroppo a mostrarsi equilibrata e omogenea come invece avviene per Stelvio, complice l’assenza di una piattaforma a trazione posteriore, come invece sarebbe se avesse impiegato la leggendaria Giorgio. Ne deriva perciò uno sbalzo anteriore particolarmente pronunciato, al pari di quello posteriore, con un passo di 2,64 m, particolarmente accentrato. L’altezza da terra è poi generosa e piuttosto costante, senza così creare una sorta di dinamismo dalla vista statica, un peccato.
Dei cenni estetici si apprezza sicuramente il frontale, con il nuovo gruppo ottico a matrice di led, con il motivo a triplice onda, dedicato all’allestimento Veloce, o T.i. Il primo, da noi provato, beneficia anche di nuovi paraurti specifici, più sportivi e lavorati, al fine di arricchirne la ricercatezza estetica. Nel frontale non manca poi il trilobo, vero simbolo indissolubile di Alfa Romeo. Presenti anche gli ottimi cerchi in lega fino a ben 20” del nostro esemplare, con design a cinque petali, anche in questo caso un richiamo al passato. Dalla vista posteriore si apprezza il gruppo ottico led, che attraversa l’auto da parte a parte, riproponendo il motivo a triplice onda. Nella zona inferiore non mancano i due terminali di scarico, inglobati nelle cornici del paraurti, dedicati alla versione plug-in da 280 CV. Si segnala poi la presenza della bandiera italiana sulle cornici degli specchietti e il nuovo logo del biscione sul terzo vetro, con tanto di lampo a sottolineare la meccanica elettrificata.
Interni e tecnologia
L’abitacolo ci accoglie in maniera avvolgente e ben strutturata, con tanta tridimensionalità ma anche quell’eleganza sportiva tipica di Alfa Romeo. Ben fatto per la strumentazione digitale dal ben 12”, annegata nel classico quadro strumenti a cannocchiale, che presenta una grafica di benvenuto e di arrivederci quando si accende o spegna l’auto. Belli i quadranti simil-analogici, in pieno stile retrò, così come la qualità e le transizioni, oltre alla facile gestione dei quadranti. Il cruscotto è dominato dal display centrale da 10”, già visto su altre auto di derivazione FCA, è completo di tutto con sim dati, traffico in tempo reale con navigazione TomTom (che integra il prezzo del carburante i distributori così come gli autovelox) ma anche connettività smartphone wireless, piastra di ricarica per il telefono, sedili a regolazione elettronica ma anche riscaldati e ventilati (accessorio non banale), senza dimenticare clima automatico, impianto audio Harman Kardon, volante e sedili in pelle traforata e molto altro. Risponde anche presente l’illuminazione ambientale sulla plancia, molto originale e d’effetto nelle ore notturne. Da lode la presenza di prese USB classiche e USB C nel tunnel centrale, così come il bracciolo centrale e la buona alternanza di materiali sulla plancia. I due elementi però più di spicco sono il volante in pelle sportivo (con tasto di accensione integrato) e i due paddle al volante in alluminio, solidali al piantone dello sterzo. C’è una buona sensazione di qualità, sebbene si sarebbe potuto osare di più con alcune plastiche sul pannello portiera o sul tunnel centrale, oltre a ottimizzare gli spazi proprio nel tunnel tra i passeggeri anteriori: comodi i porta bevande, ma intorno alla leva del cambio si perde molto spazio che sarebbe tornato utile per depositare altri oggetti.
Com’è lo spazio a bordo?
Nonostante Tonale vanti ben 4,53 m di lunghezza, ci sono competitor che riescono a sfruttare meglio lo spazio a bordo. Senza scomodare i suv con trazione integrale o posteriore, vi è il margine giusto per dei passeggeri posteriori altri fino a 1,85 m. Sono però presenti bocchette d’aerazione e poste USB dedicate. La seduta posteriore è un po’ alta, per via della batteria, collocata sotto alla panca e quindi si riduce il margine per la testa dei passeggeri nel retro. Il bagagliaio, seppur piccolo – a partire da 385 litri – è abbastanza in linea con quello di altri suv plug-in. Si perdono ben 115 litri rispetto alle versioni mild-hybrid, ma rimane comunque regolare e facilmente sfruttabile, con tanto di presa a 12V, ganci porta sacchetti e altri vani utili.
È bella da guidare?
Bastano poche curve per capire di avere a che fare con un prodotto non standard. Sebbene poggi su una piattaforma che non vanta le stesse caratteristiche di Giorgio, Tonale può facilmente dire la sua tra le competitor del segmento. Il doppio sistema MacPherson unito ad un ottimo set-up delle sospensioni (forse un po’ rigido) e ad uno sterzo leggero ma diretto, la rendono piacevole da guidare. L’inserimento in curva è sicuro e preciso, senza risultare ciondolante o cedevole in curva, merito di molle rigide e un ritorno controllato delle sospensioni. Con i cerchi da 20” appare però un po’ secca sulle sconnessioni della città, come rotaie del tram o pavè, ma nei limiti del confort. Digeriscono bene i carichi intensi di lavoro, regalando un comportamento complessivamente stabile e confortevole al tempo stesso. Mi sarebbe solo piaciuto un pizzico di carico volante in più, forse troppo leggero anche alle alte andature. Ottimo il feeling con il pedale del freno, forse tra i migliori mai provati su una vettura ibrida plug-in: la tecnologia brake-by-wire - che scollega meccanicamente il pedale del freno dall’impianto frenante, passando invece per una centralina – regala un’ottima sensazione, superando il fastidioso effetto transitorio che si avrebbe su altre ibride, quando si passa dalla frenata rigenerativa a quella meccanica. Tutte le piacevoli sensazioni vengono poi amplificate dalla modalità di guida “Dynamic”, che si imposta dal manettino sul tunnel. Sterzo, assetto, frenata ed erogazione diventano più reattivi, rendendo Tonale ancor più affilata e divertente.
Meccanica e motore ibrido plug-in
Ma la vera sorpresa di questa Tonale è il propulsore. Risulta più coeso e adatto rispetto ai motori mild-hybrid benzina che sono offerti alla base della gamma. In elettrico funziona bene ed è ideale per la città, ma risulta ben orchestrato anche quando le si chiede di alternare i due motori, in cui si beneficia di una spinta congiunta delle due unità. Il motore a benzina 1.3 4 cilindri da 180 CV lavora sulle ruote anteriori, mentre l’elettrico da circa 90 kW agisce solamente sulle posteriori, così da ricreare una trazione integrale virtuale. Il cambio automatico a sei marce lavora così in simbiosi con le due unità, venendo costantemente aiutato dall’erogazione e dalla spinta del motore elettrico posteriore. Non è un powertrain che adora quando gli si tira il collo, tuttavia le prestazioni non mancano affatto, come testimoniano i 6,2 secondi necessari per toccare i 100 km/h da fermi. Ottimo anche l’allungo, dove l’unità termica riceve supporto dall’elettrico che accompagna durante l’arco centrale dei giri, facendole prendere così facilmente velocità. Un peccato però non avere un cambio all’altezza del piacere che si avrebbe ingaggiando frequentemente i piacevoli paddle al volante in alluminio. L’unico elemento di criticità si riscontra a batteria scarica, dove il pacco batterie da 15,5 kWh (ovviamente dal discreto peso) grava sulla dinamica di guida e non beneficia della spinta extra dell’elettrico, lasciando il “lavoro sporco” al benzina. Consiglio però di sfruttare il powertrain in modalità “e-Save”, con l’opzione di “Risparmio batteria”, così da spalmare per tantissimi chilometri la carica della batteria, avendo così a disposizione una meccanica che sembra quasi essere ibrida full. I consumi così non salgono, la batteria non si scarica in fretta e ne beneficia anche la fluidità di marcia.
Alfa Romeo Tonale plug-in: autonomia e consumi
Non è mai facile stabilire i consumi a benzina di un’auto plug-in, essendoci tantissime variabili in gioco. Prima fra tutte la frequenza di ricarica: più ricaricate la batteria (a casa, in ufficio o alle colonnine pubbliche) e meno consumerete, oltre a ridurre anche i costi di percorrenza. Con un pieno di energia, è in grado di percorrere circa 50 km senza grandissimi problemi, salvo l’impiego costante del clima automatico o di uno stile di guida aggressivo. Se come me non avete la possibilità di ricarica di continuo a casa, consiglio vivamente l’utilizzo della modalità e-Save che alterna frequentemente i due motori così da non consumare immediatamente tutta la batteria. Sconsiglio invece l’opzione di ricarica della batteria con la benzina, in quanto si alzano notevolmente i consumi e si carica lentamente l’accumulatore. Con la modalità e-Save, il consumo medio registrato in città è stato di circa 17,5 km/l, con clima acceso e 32 gradi esterni. A batteria completamente scarica i consumi scendono invece intorno ai 12,5 km/l, dal momento che il solo motore a benzina da 180 CV richiede non poca energia per spostare i 1.910 kg della Tonale PHEV. In modalità Dynamic invece la meccanica si imposta per rilasciare sempre e comunque la massima potenza disponibile. In questo caso i consumi scendono intorno agli 11 km al litro con batteria carica e a circa 10 km al litro a batteria scarica. Buone le percorrenze in strade extraurbane, che si soffermano su circa 16 km al litro, mentre in autostrada abbiamo registrato una media di 12,5 km/l.
Ci sono dei difetti? Prezzi e considerazioni finali
Alfa Romeo Tonale è un’auto piacevole da guardare e, soprattutto, guidare, riuscendo sempre a strappare qualche sguardo dai passanti proprio per via del classicismo delle sue linee e di quello sguardo intrigante dato dai gruppi ottici anteriori. Bella anche dentro, con tanta tecnologia e tutti i comfort richiesti su un’auto di questa tipologia. La potenza e la spinta di questo nuovo ibrido non mancano, tuttavia ci sono alcuni aspetti che possono essere migliorati, in vista di un futuro restyling. Primo fra tutti la gestione energetica del motore elettrico, in grado di ricaricare poco durante le frenate e, automaticamente, colpevole dell’autonomia ridotta soli 43/50 km a zero emissioni. Il piccolo serbatoio della benzina da soli 35 litri non è propriamente indicato per i lunghi viaggi, costringendoci a qualche rifornimento in più. Si potrebbe inoltre rendere più solida qualche plastica sul pannello portiera così come sul tunnel centrale, oltre a rendere più soffice la simil pelle collocata sopra alla plancia. Da lode però il sistema di telecamere perimetrali a 360 gradi, anche se la qualità della retrocamera potrebbe effettuare uno step in più, andando in crisi nelle ore notturne e in contro luce. Ci sono poi altre piccole sbavature di contesto, come la velocità del portellone automatico posteriore o la difficoltà nel raggiungere alcune funzioni principali, spesso annegate nei sottomenù del display, non tra i più intuitivi in commercio.
Guardando invece ai listini, il prezzo di partenza di Tonale è fissato a 36.350 euro (cresciuto di 1.350 euro rispetto al lancio commerciale dell’auto, avvenuto a metà del 2022) per i motori benzina mild-hybrid e diesel, comunque inferiore rispetto ai listini di Audi Q3, BMW X1 e Mercedes GLA, tutte e tre sprovviste di motori mild-hybrid. Passando invece all’ibrido plug-in, si parte da 51.
600 euro in allestimento Speciale, mentre il nostro esemplare in allestimento Veloce e con qualche optional, tocca quota 57.500 euro. Guardando alla concorrenza, per un ibrido plug-in ben accessoriato è necessario spostarsi su cifre prossime ai 60 mila euro. E voi, su questa fascia di prezzo, cosa scegliereste?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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