All’AMG Performance Day sul circuito del Mugello tra pioggia e adrenalina

Berline, station wagon, shooting brake coupé, roadster, suv e cabrio, da 306 a 1063 cv, da 4 a 8 cilindri, anche in versione mild-hybrid, plug-in hybrid e full electric distribuite tra performance car, sports car e street legal race car

All’AMG Performance Day sul circuito del Mugello tra pioggia e adrenalina
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Nemmeno il diluvio può fermare chi guida Mercedes AMG. Duecento proprietari delle automobili più aggressive del brand tedesco non hanno rinunciato all’AMG Performance Day, l’evento annuale, sul circuito del Mugello, dedicato alla community dei clienti/fan dei 27 modelli (più un’hypercar), in 43 varianti della hypergamma.
Niente può fermare le emozioni di una giornata di driving performance sfrecciando con le proprie automobili su una delle piste più belle del mondo, dove proprio il giorno prima aveva girato in allenamento Max Verstappen. Berline, station wagon, shooting brake coupé, roadster, suv e cabrio, da 306 a 1063 cv, da 4 a 8 cilindri, anche in versione mild-hybrid, plug-in hybrid e full electric distribuite tra performance car, sports car e street legal race car. Un incredibile colpo d’occhio vederle tutte diligentemente in posa per la tradizionale parata del circuito con noi a fare da apripista dei due giri ad andamento lento proprio per il meteo, a bordo della nuova sportivissima AMG GT 63 coupé con motore V8 biturbo da 585 CV e un sound che riesce a coprire il fragore della pioggia.

Più speedy (scatta da 0 a 100 in 3,2 secondi e poi va come un missile fino a 315 km) quando l’abbiamo poi provata per qualche giro in condizioni estreme ma con i consigli dei piloti dell’AMG Driving Academy e anche di Ivan Capelli, l’ex pilota di F1 che qui ha corso per la prima volta nel 1981: “Attenzione non soltanto all’aquaplanning. La pista del Mugello ha altre insidie: non farti prendere in contropiede dai rivoli d’acqua che anche quando la pioggia cala, continua ad attraversare la pista”. La pioggia cade incessantemente e dunque è questo il modo migliore per testare, sui 5245 metri di curve, rettilinei e saliscendi, la performance e la sicurezza di questa AMG, acronimo dei cognomi di Hans Werner Aufrecht e Erhard Melcher, che nel 1967 fondarono il marchio, e di Grossaspach, luogo di nascita di Aufrecht, e entrato nella galassia Mercedes nel 1999. E che conquista sempre più il parterre italiano tanto che lo scorso anno, un anno da record, la percentuale di vendita è aumentata del 34% rispetto al 2022 con 3556 veicoli multimodello immatricolati.
Ma chi ha l’AMG nel box e nel cuore qui al Mugello non ha trovato soltanto racing: due “pezzi” risaltavano tra tutti: la leggendaria 300 SEL 6.

8 AMG soprannominata “il maiale rosso” che nel 1971 conquistò il secondo posto assoluto alla 24 Ore di Spa, dando inizio alla storia di AMG nel motorsport, e la première italiana dell’affascinante concept car Vision AMG. Un fil rouge che lega l’heritage al futuro.

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