
Ford Explorer è il nuovo SUV di segmento C della casa dell’Ovale Blu, presentato già da qualche anno ma solo di recente giunto in “carne ed ossa” presso la rete di vendita. Un’auto che rievoca un nome iconico per il brand americano, sostituendo l’omonimo modello però basato su un progetto 100% americano – e per questo poco acquistato e noto sul nostro mercato. Nuova Explorer rinasce quindi solamente elettrica, con forme e linee più affini all’Europa e un listino più contenuto. Tre i tagli di batteria disponibili e tre diversi powertrain, sia a trazione anteriore che integrale. Prezzi a partire da 41.500 euro.
Design e dimensioni
Nuova Ford Explorer presenta delle dimensioni perfette per qualsiasi esigenza, trovando il giusto compromesso tra spazio e compattezza. Con 4,47 metri di lunghezza, 1,83 m di larghezza e 1,67 m di altezza non appare mai troppo voluminosa per le nostre strade. Le forme squadrate degli esterni la rendono anche semplice da parcheggiare, con ingombri facili da percepire e prevedibili. Le telecamere (seppur dalla bassa risoluzione) e l’incredibile angolo di sterzo, le permettono di inserirsi facilmente nei parcheggi e fare manovra in pochissimo spazio. La linea è di chiaro stampo americano, con forme regolari e nette che delineano un design muscoloso e capace di attirare gli sguardi su strada. Non a caso, è stata anche vincitrice del Red Dot Design Awards del 2024, ambito premio in ottica design. I gruppi ottici a led di serie riprendono una forma ad “L” sia davanti che dietro, collegati idealmente da due modanature nere lucide con impressa la scritta Explorer.

Le ruote sono poste ai quattro angoli della piattaforma (MEB, ereditata dal Gruppo Volkswagen) e quindi conferiscono ottime proporzioni e una linea ben piantata al terreno. Aiutano anche le dimensioni, fino a ben 21 pollici oltre agli pneumatici davvero generosi nella sezione, da ben 255/40 e capaci di restituire un ottimo grip in ogni situazione. Tra le “chicche” estetiche del modello, si segnala la presenza di un terzo montante quasi invisibile: visto dall’esterno sembra completamente pieno, mentre invece nasconde un vetro oscurato che permette di aumentare la luminosità dell’abitacolo.

Batterie e piattaforma
L’auto è costruita a partire dalla piattaforma nativa elettrica MEB del Gruppo Volkswagen, una soluzione pratica e capace di disporre di una buona fetta di tecnologie indispensabili su questo segmento. Sfrutta una rete a 400V ed eroga la potenza prevalentemente attraverso l’unità elettrica posteriore da 286 CV e ben 545 Nm di coppia. La batteria posta nella zona inferiore è da 77 kWh netti e sulla carta Ford dichiara un’autonomia massima di 602 km, per una ricarica in corrente continua fino ad un massimo di 135 kW. Esiste però anche una versione di accesso alla gamma, con batteria più piccola da 52 kWh e 170 CV di potenza massima, per un’autonomia di 378 km, e ricarica fino ad un massimo di 125 kW. Al vertice della gamma, c’è la versione a doppio motore e trazione integrale. La potenza massima sale a 340 CV e 679 Nm di coppia, per una batteria da 79 kWh e un’autonomia di 566 km. La potenza di ricarica, per questa versione, può arrivare fino a 185 kW. La pompa di calore c’è ma, purtroppo, è disponibile solo a pagamento per tutte le versioni: risulta comunque indispensabile per abbattere i consumi del climatizzatore.

Interni tecnologici e ben realizzati
Rispetto a molti modelli realizzati a partire dalla piattaforma MEB, Ford ha pesantemente rivisto i materiali e il design dell’abitacolo, rendendolo così più accogliente e ben rifinito rispetto a quello dei modelli teutonici. Migliori plastiche, maggior ricercatezza e anche più ergonomia con tanti vani porta oggetti e un sufficiente numero di tasti facilmente raggiungibili. Il vero protagonista dell’interno è però il nuovo display da 14,6” disposto verticalmente. Facile da raggiungere, dalla semplice interfaccia e anche piuttosto reattivo concentra tutte le funzioni principali. È vero, i tasti del clima sono solo “tattili” e non fisici, ma rimangono sempre a vista sullo schermo, quindi facili da premere in ogni momento. Grazie ad un pulsante, lo schermo può scorrere in avanti o indietro e permetterci di accedere ad un vano porta oggetti nascosto, dietro al monitor: molto simpatico e anche utile, per non lasciare a vista oggetti “sensibili”. Di fronte al conducente c’è anche un display per la strumentazione da 5,3”, piccolo ma funzionale.

La leva per selezionare la marcia è posta sul piantone dello sterzo (come sulle altre auto a marchio VW) e quindi libera tantissimo spazio nel tunnel tra i sedili anteriori. Alzando il poggiabraccio si apre un vano davvero profondo e capiente, che arriva fin sotto al porta borracce centrale: anche questo, può essere rimosso per liberare altro spazio. Si riesce ad inserire anche una bottiglia d’acqua da oltre 1 litro e un pc portatile. Non manca un altro scompartimento sotto al “ponte” creato dalla consolle centrale, oltre ad un vano in cui ricaricare con la piastra ad induzione il nostro smartphone. Capienti e regolari anche le tasche nelle portiere. Notevole poi la comodità dei sedili anteriori (regolabili elettricamente e riscaldabili) e lo spazio in ogni direzione; i passeggeri posteriori godono di un ampio margine per gambe e testa, mentre lo schienale è ben inclinato per un’ottima posizione. L’assenza del rialzo centrale genera un pavimento completamente piatto, così da poter viaggiare anche in cinque senza problemi. Il bagagliaio è poi sufficientemente capiente per una vacanza in famiglia, da 520 litri, fino ad un massimo di 1.460 litri abbattendo la seconda fila di sedili. Manca un frunk anteriore.

Un po’ rigida, ma agile e piacevole da guidare
Per chi avesse dimestichezza con altri modelli a marchio Ford, saprebbe bene quale messa a punto solitamente riserva il costruttore americano, per ciò che riguarda assetto e dinamica di guida. Non sorprende quindi che vi sia una grande distanza tra Explorer e Volkswagen ID.4, basata sulla stessa piattaforma. Lo sterzo di Explorer è davvero diretto, preciso e piacevole da utilizzare, seppur fin troppo leggero quando si superano i 100 km/h. È molto comodo in città e in manovra e restituisce un senso di leggerezza notevole, inaspettato per un’auto da quasi 2 tonnellate. Supporta anche l’assetto, solido, robusto e decisamente sostenuto. Il rollio in curva è davvero contenuto ma, di contro, si paga un po’ di ruvidezza sulle buche più secche. Si muove bene nei cambi di direzione veloci e infonde un grande senso di sicurezza, anche grazie ad un buon feeling con il pedale del freno. Esiste la modalità “Brake” (su un solo livello) ma non la guida ad un solo pedale, quindi si fa largo impiego del piede destro anche per frenare.

Abbiamo guidato la configurazione più conveniente ed efficiente (a nostro avviso) a listino. Si tratta della versione con un solo motore posteriore da 286 CV e batteria da 77 kWh. Le prestazioni non mancano, come testimonia lo 0-100 km/h concluso in soli 6,4 secondi, fino ad una velocità massima limitata a 180 km/h. La spinta è davvero energica e pronta, più che in altre auto elettriche di pari categoria. Explorer sembra anche in questo caso più leggera e agile di quanto non potrebbero suggerire i kg sulla bilancia. Gode di una notevole progressione e i sorpassi possono essere effettuati in totale sicurezza, anche a pieno carico. Ottima anche l’insonorizzazione dall’esterno, ben contenuta grazie al materiale assorbente presente tra la carrozzeria e l’abitacolo e alle forme esterne studiate in ottica efficienza.

Consumi e autonomia
E proprio l’efficienza è un tema molto presente in tutta l’esperienza d’utilizzo. Si tratta di una delle poche auto elettriche (a eccezione di Tesla Model 3 e Tesla Model Y) in cui il consumo rilevato in un percorso misto è anche più basso di quello dichiarato. Ford dichiara 14,5 kWh/100 km in ciclo misto, mentre siamo riusciti a registrare una media di 13,9/14,1 kWh/100 km con temperatura esterna di circa 11 gradi (non particolarmente ottimale) e clima spento. In tal senso, è possibile superare di slancio i 530 km realmente percorribili in città e su strade statali. Passando in ambito autostradale, i consumi salgono su una media di 19,5 kWh/100 km che si traducono in circa 350/380 km realmente raggiungibili con velocità da codice. Percorrenze più che ottimali per poter viaggiare tranquillamente in ogni contesto. La ciliegina sulla torta sarebbe stata una potenza di ricarica superiore ai 135 kW disponibili per questo allestimento.
Prezzi e allestimenti
Le versione d’attacco di Ford Explorer (batteria da 52 kWh) è disponibile a partire da 41.500 euro, mentre la batteria maggiorata da 77 kWh e motore posteriore da 286 CV è posta a 49.000 euro, in allestimento base, ma già sufficientemente accessoriato.
La versione Premium da 77 kWh (da noi provata) è invece disponibile da 52.000 euro. La trazione integrale con batteria da 79 kWh è invece posizionata a 52.500 euro in allestimento base o 55.500 euro per la Premium.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.