Avanti tutta con il fattore R

Carla Demaria: «Ripresa & Ritorni per una grande rassegna»

«Lo abbiamo presidiato e difeso negli anni più duri e continueremo a farlo anche in futuro. Piaccia o no, il nostro Nautico rimane nel circuito internazionale perché in Italia non esistono alternative. In ogni caso si tratta di un patrimonio straordinario da tutelare e difendere con tutte le energie a disposizione».

Detto questo, per Carla Demaria, presidente di Ucina Confindustria Nautica, «Sarà un gran Salone, quello del Fattore R, cioè ripresa e grandi ritorni. Basti pensare - aggiunge - che oltre la metà degli espositori presenti nel 2015 ha aumentato l'investimento portando a Genova più barche o prenotando spazi più ampi. Se in Italia si torna a fare business, è normale che il business torni al Salone Nautico. Noi abbiamo lavorato per allestire, come sempre, una rassegna al top, ma questa volta è stato il mercato a darci una mano. Certamente è tutto perfettibile. Posso dire che in termini di logistica abbiamo migliorato la disposizione delle aree. E per facilitare le prove in mare, ormai punto di forza del Salone, abbiamo fatto un investimento importante per aggiungere delle banchine intermedie (quella del Padiglione B è molto alta, ndr) per fare scendere in acqua i fuoribordo. Crediamo di aver fatto il possibile. Poi, se qualcuno mi verrà a dire che manca la Croisette.... Allora risponderò che è vero, che ha perfettamente ragione...».

In ogni caso 800 espositori e oltre 1.000 imbarcazioni sono numeri importanti, e forse anche al di là delle aspettative. Se nel 2015 si parlava di ripresina, oggi ci sono numeri ben più importanti, con quel +17% del fatturato globale. Il mercato, quindi, torna a crescere. E c'è il boom del leasing nautico.

«Una inversione di tendenza - continua Carla Demaria - dovuta anche al nuovo rapporto che abbiamo saputo instaurare con le Istituzioni. Un rapporto tutto da recuperare dopo la dolorosa esperienza del governo Monti. Insomma, non siamo più un club di evasori, ma un settore che può dare ancora molto all'economia e anche al Fisco».

Un rapporto recuperato anche tra le mura domestiche Infatti il governatore Giovanni Toti ha erogato un generoso contributo di 300mila euro a sostegno del Salone. Per la cronaca l'ultima mancia lasciata sul tavolo dalla giunta Burlando (2014) fu di 30mila euro...

«Mai come oggi le istituzioni hanno saputo fare sistema - sottolinea Carla Demaria - Ringrazio in modo particolare il governatore Giovanni Toti, ma allo stesso tempo sono convinta che sostenere il Nautico sia nell'interesse di tutti. Nel senso che può dare un grande contributo all'economia del Paese».

Carla Demaria si dice «sinceramente dispiaciuta per le assenze». Sembra però che i più «dispiaciuti», anzi, anche un po' arrabbiati, siano i concessionari che, evidentemente, vedono sfumare qualche buon affare. Intanto il Nautico si gode il ritorno dei grandi marchi, già protagonisti di un passato non proprio così remoto: Princess, Sunseeker, Fairline, i francesi della vela. E ancora: Numarine, Rodman, Sealine.

«Segno di grande fiducia nelle potenzialità del nostro Salone - conclude Demaria - Ci sono le condizioni perché l'edizione 2016 torni a farci sorridere, a patto che

qualcuno deponga le armi almeno per questi cinque giorni... È bene si sappia che ci sono aziende che, pur non disponendo di grandi risorse, hanno fatto enormi sforzi per essere presenti. E meritano un po' di rispetto».

AR

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