Enel rivede la rete e trova 1,2 miliardi

Il gruppo cede ad A2A alcuni servizi di distribuzione a Milano e Brescia. Cala l’indebitamento

Enel rivede la rete e trova 1,2 miliardi
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Maxi riassetto nel settore elettrico. Enel riorganizza i servizi di distribuzione e cede ad A2a le reti di Milano e Brescia per 1,2 miliardi. L’operazione riguarda il ramo di rete elettrica gestito da e-distribuzione (società del gruppo Enel) in alcune aree della Lombardia, nelle province di Milano e Brescia, e prevede l’acquisizione da parte di A2A del 90% di una società di nuova costituzione cui saranno conferiti questi asset che corrispondono a circa 800mila «Pod» (utenze), 5mila chilometri di cavi in media tensione, oltre 12mila chilometri di cavi in bassa tensione, 9.500 cabine secondarie e 60 cabine primarie. Per il gruppo guidato dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo, la cessione genererà nel 2024 un effetto positivo sul debito di 1,2 miliardi e un impatto positivo sull’utile netto reported per 1 miliardo. «L’operazione, inclusa nel Piano Strategico 2024-2026 - si legge nella nota del gruppo - , è coerente con l’obiettivo di sostenibilità finanziaria; lo stesso piano prevede 12,2 miliardi di investimenti nel triennio per le reti in Italia a beneficio dei 31 milioni di utenti finali che e-distribuzione continuerà a servire, in circa 7.300 comuni sul territorio nazionale».
Per A2A l’operazione incrementerà del 70% circa le utenze elettriche installate nel 2023, passando da circa 1,3 milioni a circa 2,1 milioni, in un’area della Lombardia dove il gruppo è già presente nella distribuzione elettrica, consentendo importanti sinergie industriali. Inoltre, permetterà, di realizzare e remunerare maggiori investimenti per circa 1,4 miliardi di euro entro il 2035 sulla rete di distribuzione elettrica, a supporto della transizione energetica e in coerenza con il piano strategico e gli obiettivi di decarbonizzazione.
«Abbiamo compiuto un passo molto importante per la crescita del gruppo nella gestione di infrastrutture strategiche a sostegno del processo di elettrificazione dei consumi», ha commentato l’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini che martedì a Milano presenta il nuovo piano della multiutility.
Contestualmente al perfezionamento della compravendita (closing), sarà stipulato tra A2A ed e-distribuzione – che deterrà il restante 10% della società – un patto parasociale che, tra le altre cose, includerà un meccanismo di clausole incrociate di opzione di acquisto e di vendita aventi ad oggetto la partecipazione del 10%, esercitabili a partire dal primo anniversario del closing. Il valore del 100% della società (enterprise value) è di 1,35 miliardi.
Si prevede che la trattativa - seguita dalla divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo per A2a, e da Rothschild e Banca Akros per Enel - sia perfezionata entro il 31 dicembre 2024, una volta soddisfatte alcune condizioni sospensive, tra cui il rilascio dell’autorizzazione Antitrust e Golden Power.

La riorganizzazione prevede che, insieme alla cessione, sia stato firmato un memorandum of understanding per «esplorare l’eventuale acquisizione, da parte di e-distribuzione, di alcune attività di distribuzione elettrica attualmente nella titolarità di A2A, al di fuori delle province di Milano e Brescia».

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