Dal Fabbro (Iren): "Energia e acqua come perno di un nuovo piano di sviluppo per l'Italia"

Il presidente del gruppo energetico: "Bisogna tornare a fare industria mediante una pianificazione strategica a lungo termine che veda acqua ed energia parte della stessa equazione industriale”

Dal Fabbro (Iren): "Energia e acqua come perno di un nuovo piano di sviluppo per l'Italia"
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Nel corso dell'Energy Summit, tenutosi oggi, 25 settembre, presso il Palazzo della Borsa di Milano, Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren, ha lanciato un appello per un piano strategico nazionale che integri il settore energetico e idrico come pilastri fondamentali per il futuro industriale e ambientale del Paese. Secondo Dal Fabbro, l’Italia ha bisogno di una visione a lungo termine in cui acqua ed energia non siano trattati come settori separati, ma come due elementi interconnessi, capaci di alimentarsi reciprocamente per affrontare le sfide del cambiamento climatico, della sicurezza energetica e della sostenibilità.

Acqua ed energia

Uno dei punti centrali del discorso di Dal Fabbro riguarda il potenziale idroelettrico italiano. La possibilità di immagazzinare energia grazie a nuovi bacini idrici rappresenta, infatti, una risposta strategica alla crescente domanda di soluzioni per la gestione delle fonti rinnovabili, aumentando la resilienza del sistema energetico nazionale. "L’Italia ha bisogno di un piano industriale nazionale che veda acqua ed energia come parte della stessa soluzione e le Utility come fattore abilitante. La sinergia tra questi due ambiti porterebbe grandi benefici. In primis la generazione di energia, potendo produrre fino a 10 GW con nuovi investimenti sull’idroelettrico. Quindi la gestione del rischio idrogeologico e della siccità, ad esempio grazie a nuovi bacini, che permetterebbero di stoccare l’acqua, ma anche stoccare energia per gestire le rinnovabili non programmabili”, ha detto Dal Fabbro.

L’importanza delle utility

Dal Fabbro ha poi ribadito il ruolo centrale delle utility, come Iren, nel trasformare queste ambizioni in realtà.“In Italia c’è abbondanza di acqua: quello che serve è tornare a fare industria mediante una pianificazione strategica a lungo termine che veda acqua ed energia parte della stessa equazione industriale. Per questo sia dato ruolo centrale alle utility, strumento per attuare un grande piano di investimenti governativi su acqua ed energia", ha affermato il presidente del Gruppo Iren.

L’impegno dell’esecutivo

Per Dal Fabbro, affinché la visione riportata si realizzi, è fondamentale un forte impegno da parte del governo. Solo attraverso un piano di investimenti governativi a lungo termine, che coinvolga direttamente le utility come strumenti attuativi, l’Italia potrà affrontare le sfide energetiche e idriche del futuro.

La sinergia tra settore pubblico e privato sarà dunque cruciale per portare avanti progetti ambiziosi, capaci di garantire la sicurezza energetica e idrica del Paese e di posizionare l’Italia come leader europeo nella transizione verde.

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