Fincantieri, pieno di ordini e shopping nel subacqueo

Folgiero: «Grande spinta dal settore Difesa e dalle navi da lavoro». Quasi azzerate le perdite, margini in volo

L'ad Pierroberto Folgiero.
L'ad Pierroberto Folgiero.
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Grazie agli ottimi risultati nel settore navale e della Difesa, Fincantieri abbatte le perdite nel 2023 e registra un balzo di margini e ricavi, nonché la riduzione del debito. Il gruppo della cantieristica navale al centro dei rumors di mercato per possibili operazioni di fusioni/acquisizione nel settore subacqueo, ha chiuso l’esercizio con una perdita netta di 53 milioni di euro rispetto ai -324 milioni del 2022 e con un ebitda di 397 milioni (+79,6%) su ricavi cresciuti del 2,8% a 7,65 miliardi: particolarmente importanti gli sviluppi e le performance positive nella difesa, ma anche la notevole ripresa nell’offshore e gli ottimi risultati nello shipbuilding e nelle infrastrutture. Il risultato netto rettificato, escludendo proventi e oneri esterni alla gestione ordinaria e non ricorrenti, è negativo per 7 milioni (-108 milioni un anno fa). La marginalità lorda sui ricavi è salita al 5,2% dal 3% del 2022.
Tirano gli ordini che nel 2023 sono stati 6,6 miliardi, in aumento del 23,9% per un portafoglio di 23 miliardi (34,7 miliardi comprendendo opzioni, lettere d’intenti e commesse in negoziazione). Da sottolineare la forte crescita nel settore commerciale con 26 navi consegnate nel 2023: ad oggi il portafoglio conta 85 navi con consegne previste entro il 2030.

«Nel primo anno del nuovo piano industriale abbiamo costruito e concretizzato un significativo aumento della redditività», ha detto Pierroberto Folgiero, ad di Fincantieri, che sottolinea «la disciplina finanziaria e la solida performance operativa dello shipbuilding militare e civile e la forte ripresa dell’attività commerciale del settore Offshore e Navi speciali. Proprio il segmento Offshore ha segnato un’accelerazione a dicembre dei nuovi ordini. Complessivamente, nel 2023 ne abbiamo acquisiti per 6,6 miliardi, a fronte di 5,3 miliardi nel 2022».

Al 31 dicembre la posizione finanziaria netta è negativa per 2,27 miliardi (5,7 volte l’ebitda) e migliora del 10,3% rispetto a fine 2022. La generazione di cassa è stata positiva per 201 milioni (-672 milioni nel 2022).
Per il 2024 Fincantieri conferma gli obiettivi di 8 miliardi di ricavi (+4,5%) e una marginalità intorno al 6% oltre a prevedere che la leva finanziaria si collochi tra 5,5 e 6,5 volte a fine 2024 (6-7 volte la stima nel piano 23-27).
Nell’anno in corso Fincantieri è pronta a sfruttare le opportunità nell’underwater (business subacqueo).

Un indirizzo strategico confermato ieri dal gruppo secondo cui «l’adesione al progetto del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea pone Fincantieri al centro dei programmi di sviluppo della filiera dell’Underwater, con opportunità di business estremamente promettenti, anche grazie alla capacità di Fincantieri di guidare un’efficace integrazione tra l'industria della Difesa e quella civile».

Positivo il titolo che ieri in Borsa ha chiuso in rialzo dello 0,20% a 0,51 euro, dopo la seduta di mercoledì in cui aveva messo a segno un balzo del 7 per cento.

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