Grazie agli ottimi risultati nel settore navale e della Difesa, Fincantieri abbatte le perdite nel 2023 e registra un balzo di margini e ricavi, nonché la riduzione del debito. Il gruppo della cantieristica navale al centro dei rumors di mercato per possibili operazioni di fusioni/acquisizione nel settore subacqueo, ha chiuso l’esercizio con una perdita netta di 53 milioni di euro rispetto ai -324 milioni del 2022 e con un ebitda di 397 milioni (+79,6%) su ricavi cresciuti del 2,8% a 7,65 miliardi: particolarmente importanti gli sviluppi e le performance positive nella difesa, ma anche la notevole ripresa nell’offshore e gli ottimi risultati nello shipbuilding e nelle infrastrutture. Il risultato netto rettificato, escludendo proventi e oneri esterni alla gestione ordinaria e non ricorrenti, è negativo per 7 milioni (-108 milioni un anno fa). La marginalità lorda sui ricavi è salita al 5,2% dal 3% del 2022.
Tirano gli ordini che nel 2023 sono stati 6,6 miliardi, in aumento del 23,9% per un portafoglio di 23 miliardi (34,7 miliardi comprendendo opzioni, lettere d’intenti e commesse in negoziazione). Da sottolineare la forte crescita nel settore commerciale con 26 navi consegnate nel 2023: ad oggi il portafoglio conta 85 navi con consegne previste entro il 2030.
«Nel primo anno del nuovo piano industriale abbiamo costruito e concretizzato un significativo aumento della redditività», ha detto Pierroberto Folgiero, ad di Fincantieri, che sottolinea «la disciplina finanziaria e la solida performance operativa dello shipbuilding militare e civile e la forte ripresa dell’attività commerciale del settore Offshore e Navi speciali. Proprio il segmento Offshore ha segnato un’accelerazione a dicembre dei nuovi ordini. Complessivamente, nel 2023 ne abbiamo acquisiti per 6,6 miliardi, a fronte di 5,3 miliardi nel 2022».
Al 31 dicembre la posizione finanziaria netta è negativa per 2,27 miliardi (5,7 volte l’ebitda) e migliora del 10,3% rispetto a fine 2022. La generazione di cassa è stata positiva per 201 milioni (-672 milioni nel 2022).
Per il 2024 Fincantieri conferma gli obiettivi di 8 miliardi di ricavi (+4,5%) e una marginalità intorno al 6% oltre a prevedere che la leva finanziaria si collochi tra 5,5 e 6,5 volte a fine 2024 (6-7 volte la stima nel piano 23-27).
Nell’anno in corso Fincantieri è pronta a sfruttare le opportunità nell’underwater (business subacqueo).
Positivo il titolo che ieri in Borsa ha chiuso in rialzo dello 0,20% a 0,51 euro, dopo la seduta di mercoledì in cui aveva messo a segno un balzo del 7 per cento.
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