Il prezzo non cambia, il ministero dell’Economia valorizza Sparkle, la società di Tim che si occupa di cavi sottomarini, tra 700 e 750 milioni. Cento milioni in meno di quanto stimato dagli advisor in campo. Ma il negoziato tra le parti, che dovrebbe partire oggi, potrebbe essere tutto in discesa.
Tim infatti potrebbe restare nel capitale con una quota di minoranza per valorizzare la rete internazionale, il che compenserebbe il minor esborso cash. Il cda di Tim, che si riunisce oggi, esaminerà dunque l’offerta presentata il 31 gennaio e potrebbe dare il via libera al negoziato. L’offerta ha comunque efficacia 15 giorni e il board della compagnia si riunirà di nuovo il 14 febbraio per approvare i conti del 2023. Insomma, a brevissimo, in ogni caso, la trattativa entrerà nel vivo.
La proposta del ministero valuta la società 625 milioni di euro, più 125 milioni di earn out, per un totale di 750 milioni. Troppo poco alla luce delle valutazioni degli advisor pari a 850 milioni. Anche per questo trova sempre più conferma l'ipotesi che Tim conservi una quota di minoranza «per un determinato arco temporale di tempo» in modo da cederla in un secondo momento quando Sparkle avrà toccato almeno il valore messo a bilancio e abbia raggiunto cifre più vicine a quelle ipotizzate dagli advisor. Sarà dunque importante, a questo punto, definire la quota di minoranza che rimarrà in mano al gruppo guidato da Pietro Labriola e che, secondo indiscrezioni, potrebbe essere intorno al 15%.
La vendita di Sparkle rientra nel riassetto di Tim e nel percorso di cessione della rete che dopo mesi di trattativa passerà al consorzio Kkr, cui parteciperà anche il Tesoro col 20% e F2i col 10 percento.
Intanto il gruppo strategico che gode della golden power ha annunciato ieri che espanderà la sua rete in Iraq con l’apertura di un nuovo Punto di Presenza (PoP) a Erbil in collaborazione con Novel Point, un fornitore internazionale iracheno di connettività e soluzioni informatiche.
Alla vigilia della riunione del board, il titolo Telecom ha vissuto una giornata di attesa in Borsa, chiudendo con una limatura dello 0,15% a quota 0,27 euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.