Unicredit torna a fare shopping a Est

Rileva il 9% del gruppo greco Alpha, si rafforza in Romania ed entra nel settore Vita ellenico

Unicredit torna a fare shopping a Est
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Torna, dopo oltre un decennio, lo shopping in casa Unicredit. Alla vigilia della presentazione dei risultati trimestrali (previsti per oggi martedì 24 ottobre) l'ad Andrea Orcel cala l'asso a Est, tra Romania e Grecia. Una doppia operazione che riaccende il risiko di settore confermando il buono stato di forma in cui si trova la banca, che secondo l'S&P Global Market Intelligence è l'istituto italiano più efficiente in Europa con un rapporto tra costi operativi e ricavi pari al 39%. Ma anche la forza di tutto il sistema creditizio del Vecchio Continente che, in estate, ha superato a pieni voti il test Eba-Bce.

Entrando nei dettagli delle operazioni, Gae Aulenti ha siglato una serie di accordi con la greca Alpha Bank in Romania e in Grecia. Il primo step prevede una maxi fusione sul mercato romeno tra Unicredit Romania e Alpha Bank Romania: nascerà la terza banca per totale attivi nel mercato locale, con una quota di mercato del 12% per totale attivi. La fusione unisce due franchise complementari in un Paese in forte crescita, spiega la banca. A chiusura dell'operazione, Alpha Bank manterrà il 9,9% del capitale sociale della nuova banca nata dalla fusione e riceverà 300 milioni di euro cash. La seconda parte dell'accordo prevede invece che Unicredit acquisisca il 51% di AlphaLife Insurance Company, società di assicurazione Vita greca interamente controllata dal gruppo Alpha e attiva nel segmento dei prodotti di investimento assicurativo e pensionistici. N

ell'intesa è deciso che Alpha Bank, che serve oltre 3,5 milioni di clienti, distribuisca i fondi comuni di investimento Unicredit. A completamento, Unicredit ha poi presentato un'offerta all'Hellenic Financial Stability Fund (HHFSF, il veicolo nato nel 2010 per stabilizzare il settore bancario ellenico durante la crisi del debito) per l'acquisto di tutte le azioni che detiene in Alpha, pari al 9% del capitale, per un valore attuale di 269 milioni. L'operazione, ha assicurato l'istituto guidato da Andrea Orcel, avrà un impatto trascurabile sul Cet1 ratio (15 punti base) e aggiungerà a regime più di 100 milioni di utile netto incrementale per l'istituto di credito. Unicredit punta così a diventare sempre più la Banca per il futuro dell'Europa, distribuendo i propri prodotti anche in nuovi mercati europei.

D'altra parte, Unicredit è una banca commerciale paneuropea con oltre 15 milioni di clienti e più di 78mila dipendenti. Tenendo conto della partnership in Grecia, la banca è ora presente in 14 mercati. Oltre all'Italia, che costituisce il 46% dei ricavi, l'istituto è con Hvb in Germania. In centro Europa è in Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia, Ungheria e Slovenia. In Europa orientale è in Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Romania, Serbia e Russia. Sulla scia di queste operazioni il titolo ha chiuso la seduta a Piazza Affari in rialzo del 2,55% a 22,69 euro. Gli occhi del mercato sono ora concentrati anche sui conti del terzo trimestre del 2023.

Secondo il consensus degli analisti, sono attesi 5,7 miliardi di ricavi e un utile netto di 1,9 miliardi. Infine, venerdì 27 ottobre la banca ha convocato gli azionisti per approvare le modifiche statutarie relative al passaggio al sistema monistico e votare il nuovo piano di buyback da 2,5 miliardi di euro.

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