La TAC (tomografia assiale computerizzata) è un esame diagnostico di tipo radiologico molto accurato che utilizza una combinazione di raggi X successivamente rielaborati al computer. Lo scopo è quello di ottenere un'immagine tridimensionale del corpo o di parti dello stesso che consente la visione dettagliata di organi interni, della struttura ossea o dei vasi sanguigni. A tal proposito esistono numerose tipologie di TAC: coronarica, toracica, encefalo, addome, dentale, delle vie urinarie. Approfondiamo ora insieme l'argomento.
Come funziona la TAC
Le finalità della TAC sono due. In primo luogo la macchina misura l'attenuazione di un fascio di raggi X che passa attraverso il corpo e ne calcola la densità radiologica. Poi ricostruisce l'immagine dello stesso o di una sua sezione a partire dalle sue proiezioni. La sezione può essere assiale o trasversale.
Per ciascuna sezione il tubo a raggi X ruota attorno al paziente. Sul lato opposto dello stesso sono posizionati dei rilevatori il cui compito è quello di ricevere l'energia fotonica che ha attraversato il corpo e di trasformarla in energia luminosa. I segnali vengono così digitalizzati e trasmessi a un processore che ricostruisce l'immagine.
Quanto dura l'esame TAC
La durata della procedura varia a seconda delle parti da esaminare, ma solitamente non va oltre i 5-10 minuti. Bisogna tuttavia considerare i preparativi, come il posizionamento del soggetto e la somministrazione del mezzo di contrasto. In tal caso il tempo da prendere in considerazione si dilata (20-30 minuti).
A cosa serve la TAC
La TAC è fondamentale per una migliore gestione della diagnosi e del trattamento di una malattia. Infatti i suoi vantaggi sono innumerevoli. Ovvero:
- Monitora l'avanzamento dei tumori;
- Fornisce informazioni specifiche e in tempo reale sullo stato di salute del paziente;
- Riduce la necessità della chirurgia esplorativa;
- Determina la necessità o meno di un intervento;
- Individua con precisione condizioni particolari come ictus, traumi e patologie cardiache.
Preparazione ed esecuzione della TAC
Prima di sottoporsi alla TAC si devono fornire al personale medico alcune informazioni riguardanti gli eventuali disturbi di cui si soffre incluse le allergie, i farmaci che si assumono, lo stato di gravidanza in atto. Talvolta l'esame viene eseguito con il mezzo di contrasto, una sostanza che permette di vedere meglio i tessuti. In tal caso, nei giorni precedenti, è necessario effettuare un dosaggio della creatinina per controllare la funzionalità renale e il giorno stesso ci si deve presentare a digiuno da almeno 6-8 ore.
Prima della TAC il paziente è invitato a togliere anelli e oggetti metallici che potrebbero interferire con il funzionamento dell'apparecchio. Durante l'esame il paziente, sdraiato sul lettino, deve seguire le indicazioni del radiologo che visualizza le immagini in una stanza adiacente. Può inoltre essere tranquillizzato se è un soggetto particolarmente ansioso.
Tutti possono sottoporsi ad una TAC?
Una delle paure più grandi di chi deve sottoporsi ad una TAC riguarda l'esposizione alle radiazioni ionizzanti e la probabilità di sviluppare un tumore. I medici rassicurano. Il rischio è irrisorio e i benefici sono di gran lunga superiori. Alcuni temono il mezzo di contrasto, ma anche in questo caso si deve stare tranquilli. I possibili effetti collaterali sono rari e gestibili in maniera tempestiva.
La TAC è sconsigliata alle donne incinte, ma fanno eccezione le situazioni di emergenza.
L'allattamento deve essere interrotto 24 ore prima dell'esecuzione dell'esame con mezzo di contrasto. Maggiori cautele devono essere prese se i pazienti sono bambini. In questo caso la dose delle radiazioni deve essere attentamente calcolata in base al peso e all'età.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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