Questa mattina la cerimonia ufficiale. Alle 11, al Cimitero Monumentale, le autorità saluteranno l'ingresso al Famedio dei Beneriti milanesi scomparsi. Sono 16 fra i quali Silvio Berlusconi. È emozionante, e importante allo stesso tempo, il momento del disvelamento delle lapidi accompagnato dalla pronuncia dei nomi: il Famedio è il pantheon cittadino, vi riposano, fra gli altri, i corpi di Alessandro Manzoni, Salvatore Quasimodo, Alda Merini, Giorgio Gaber, Giuseppe Meazza. E da oggi ci sarà anche il Cavaliere. Superate le polemiche e le raccolte firme «ostative». Un mese fa il sindaco Sala aveva chiesto di evitare divisioni: «Se dobbiamo litigare o discutere su tante questioni magari facciamolo su altre, il malcontento non serve». E a chi replicava che il nome del Presidente poteva essere accostato anche a guai giudiziari, il sindaco aveva ammesso che sulla nomina «vi è una volontà e una precisa richiesta di una parte significativa del mondo politico milanese». Silvio Berlusconi ha certamente segnato la storia della città: dal suo impegno imprenditoriale a quello nella comunicazione, ha creato Mediaset, interrotto il monopolio Rai e generato migliaia di posti di lavoro. Non solo. Per i tifosi milanisti è stato il Presidente che più ha regalato gloria alla squadra, con l'eco dei trionfi nel mondo. Fino al suo impegno politico come fondatore di Forza Italia prima e come presidente del Consiglio poi.
Insieme con lui saranno accolti: Marcello Abbado, musicista, compositore ed ex direttore del Conservatorio di Milano; Manlio Armellini, storico direttore del Salone del Mobile che fu fondato dal padre nel 1961; Cesare, Alessandro e Natale Balbiani, della celebre ditta di costruttori d'organi, la più antica d'Italia.
E poi le donne. Ecco Gaetanina Calvi, che è stata la prima italiana a laurearsi in ingegneria civile al Politecnico nel 1913, apparteneva a un'antica famiglia lombarda e si diplomò al classico Parini con il massimo dei voti; Rosina Ferrario, la prima aviatrice italiana. E poi Gisella Floreanini, conosciuta come Amelia Valli, insegnante di musica, partigiana e politica, la prima a diventare ministra in Italia, fu nominata Commissario all'assistenza nel 1944; la modella e stilista Marta Marzotto che negli anni Cinquanta sposò l'imprenditore tessile Umberto Marzotto da cui ebbe cinque figli e fu anche la musa del pittore Renato Guttuso; Ombretta Carulli Fumagalli, prima in Italia ad essere nominata titolare di una cattedra universitaria in Diritto Canonico e a far parte del Consiglio superiore della magistratura. La Carulli entrò in politica con la DC e nel 1994 fu eletta nelle liste di Forza Italia, è stata deputata, senatrice, sottosegretaria; la partigiana Francesca Laura Wronowski. E, infine, il chitarrista jazz Franco Cerri, l'artista Alberto Garutti, l'editore Achille Mauri e l'orafo e scultore Alfredo Ravasco.
Alla cerimonia di questa mattina, insieme al sindaco, interverranno la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, l'assessora ai Servizi civici Gaia Romani e l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.
Ci saranno esponenti di Forza Italia tra cui il deputato e coordinatore lombardo Alessandro Sorte, la senatrice Licia Ronzulli, Adriano Galliani, neo eletto al Senato nel collegio di Monza che fu proprio di Berlusconi, l'assessore Gianluca Comazzi in rappresentanza della Regione, il consigliere regionale Giulio Gallera e il capogruppo azzurro in Comune Alessandro De Chirico, che ha proposto per primo l'iscrizione al Famedio di Silvio Berlusconi e sta già lavorando per far avere a Milano una via o una piazza che porti il nome dell'ex presidente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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