Parigi - Tre componenti della nazionale di calcio
del Togo sono morti in seguito all’agguato di venerdi contro il
pullman della squadra. Lo ha riferito il corrispondente
dell’emittente televisiva France 24 in Togo. Le vittime sarebbero l’allenatore in seconda, l’addetto stampa e l'autista del pullman su cui viaggiava la squadra. Il portiere Kodjovi Obilalé, rimasto ferito, è stato ricoverato in un ospedale del
Sudafrica.
Il governo richiama la nazionale Il governo del Togo ha richiamato in patria la nazionale di calcio che doveva
partecipare alla Coppa d’Africa di calcio e che ieri è stata oggetto di un agguato nel
quale hanno perso la vita due membri della delegazione e l’autista del pullman su cui
viaggiavano.
La testimonianza di un giocatore "Siamo stati salvati dalla gente del nostro servizio di sicurezza. Io so di essere stato davvero fortunato. Un difensore che sedeva proprio davanti a me si è preso due pallottole nella schiena". È la testimonianza del centrocampista togolese dell’Aston Villa, Mustafa Salifou. Salifou ha riferito che l'agguato è avvenuto "appena 15 minuti dopo che eravamo entrati in Angola". "Il bus è finito sotto il fuoco pesante dei ribelli. L’autista del pullman è stato colpito ed è morto sul colpo - dice il giocatore - Così ci siamo ritrovati fermi in mezzo alla strada, senza alcun posto in cui andare. Quelli della sicurezza erano in altre due vetture. Erano una decina in tutto ed hanno risposto al fuoco".
Mezzora di fuoco "La sparatoria è durata una mezz’ora e potevo sentire le pallottole fischiare attorno a me. È stato come in un film". Dopo aver ricordato che il portiere Kodjovi Obilalè, ferito seriamente e trasportato in Sudafrica, è uno dei suoi migliori amici, il centrocampista dell’Aston Villa ha aggiunto: "È stato orribile. Tutti gridavano. Io non riuscivo a controllarmi. Ho pianto quando ho visto le ferite del mio amico".
Il premier dell'Angola "Il primo
ministro considera l’incidente in Cabinda come un atto isolato e ribadisce che la
sicurezza della nazionale del Togo e delle altre squadra è garantita". È quanto si legge in
una nota diramata dall’ufficio del primo ministro dell’Angola, Paulo Kassoma, in
relazione all’agguato subito dalla nazionale togolese 48 ore prima dell’inizio della coppa
d’Africa.
La Fifa non commenta La Fifa non intende per ora fare
alcun commento diretto sulle eventuali ripercussioni sulla Coppa
del mondo in Sudafrica dopo l’attacco subito ieri la nazionale
del Togo in Congo, in preparazione della coppa d’Africa che si
svolgerà in Angola. E intanto ha chiesto alla Confederazione
africana un rapporto completo e dettagliato su quanto avvenuto.
Contattato oggi dall’Ansa, un portavoce della Fifa ha
dichiarato: "Capiamo le domande che si possono porre i media
riguardo al prossimo Mondiale, ma chiediamo loro un pò di
pazienza. Prima di effettuare qualsivoglia commento, abbiamo
bisogno di raccogliere tutte le informazioni sul caso. Per il
momento, non possiamo dire di più di quanto comunicato sul sito
ufficiale della Fifa"
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