I punti chiave
Il campione era contento, raggiante ma anche un po' furbetto: Cristiano Ronaldo ha esultato come avesse davvero segnato il gol che aveva portato in vantaggio il Portogallo contro l'Uruguay, lo ha dichiarato al mondo intero ma in realtà il pallone non l'ha nemmeno mai sfiorato. La rete di Bruno Fernandes (che poi ne farà un'altra) è sentenza. Potremmo dire Cassazione. Sì, perché a stabilirlo è stato il microchip infilato dentro a tutti i palloni dei Mondiali che serve (soprattutto) a rilevare il fuorigioco semiautomatico.
Il comunicato della Fifa
Si sa, CR7 pur di abbattere i propri record non guarda in faccia nessuno, neanche i compagni di squadra al suo quasi perenne servizio: molti non sanno che con un'altra rete segnata ai Mondiali (ha ancora almeno due gare a disposizione ottavi di finale compresi), l'asso portoghese raggiungerebbe il mito di Eusebio quanto a gol segnati in una fase finale dal Portogallo. E invece no, si deve accontentare di rimanere ancora un gradino più in basso perché la palla, lui, non l'ha proprio sfiorata. Se già le immagini tv erano apparse chiare, se avevamo già visto in tutte le salse che nessun ciuffo della chioma di Ronaldo si era spostata di un millimetro, la tecnologia non si discute. "Nella partita tra Portogallo e Uruguay, utilizzando la tecnologia 'Connected Ball' contenuta nel pallone ufficiale Adidas, possiamo dimostrare definitivamente che non c'è contatto con la palla di Cristiano Ronaldo per il primo gol", ha spiegato la Fifa in un comunicato.
La "bugia" di Ronaldo
Dopo i primi minuti di impasse, sul tabellino ufficiale è apparso il marcatore: Bruno Fernandes, Ronaldo cancellato. L'ex giocatore del Manchester United, tra l'altro, nel dopo gara ha dichiarato a mezzo mondo la paternità della rete come ha twittato, ad esempio, il giornalista britannico Piers Morgan al quale CR7 aveva recentemente rilasciato un'intervista esclusiva sulla fine del rapporto con la società inglese. "Ronaldo mi ha confermato che la sua testa ha toccato la palla. Anche Bruno è d'accordo", ha scritto, riferendosi anche a Fernandes al quale deve essere stato fatto un lavaggio del cervello pur di dire che il gol fosse del suo compagno di squadra. "La sensazione che ho avuto è stata che Cristiano toccasse la palla. Gli stavo passando la palla", avrebbe dichiarato Fernandes ai giornalisti, secondo la Reuters, al termine della gara.
Come funziona il chip
Andiamo al dunque: come spiega il massimo organo mondiale dopo essere stato contattato dalla Cnn, "non è stato possibile misurare alcuna forza esterna sulla palla, come dimostrato dalla mancanza di 'battito cardiaco' nelle misurazioni. Il sensore IMU da 500 Hz all'interno della sfera consente un elevato livello di accuratezza nell'analisi". Non c'è "battito", quindi, con buona pace di Cristiano che dovrà cercare di fare gol nelle altre occasioni che gli restano e saranno, come detto, almeno altre due.
Immaginate cosa sarebbe successo se proprio quello fosse stato "il gol dei record" che lo avrebbe proiettato nella leggenda come è accaduto con il calcio di rigore (molto generoso) assegnato contro il Ghana che gli è valso il titolo di unico calciatore nella storia ad aver fatto centro in cinque diverse edizioni dei Campionati Mondiali: apriti cielo, si sarebbero aperti i tribunali del calcio pur di accontentare, in qualche modo, CR7.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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