Al Manchester City la Supercoppa, il Siviglia crolla ai rigori

I campioni d’Europa battono i sette volte detentori dell’Europa League ma servono i rigori. Nei novanta minuti a En-Nesyri risponde Palmer, il forcing finale degli inglesi viene vanificato dal muro difensivo spagnolo. Decisivo l’errore di Gudelj dal dischetto

Al Manchester City la Supercoppa, il Siviglia crolla ai rigori

Il Manchester City ha ricominciato la stagione esattamente come aveva terminato la scorsa: secco 3-0 al neopromosso Burnley con doppietta di Haaland e terza marcatura di Rodri. Orfano di De Bruyne e Bernardo Silva, Pep Guardiola al Pireo contro gli andalusi non cambia identità tattica ai Citizens: Ederson fra i pali; linea difensiva a quattro composta da Walker sulla destra e Aké sulla sinistra, Akanji e il nuovo acquisto Gvardiol al centro. A fare compagnia a Rodri in mediana troviamo un altro nuovo volto, ossia Mateo Kovačić; alle spalle dell’unica punta Haaland, tridente composto da Palmer, Foden e Grealish. Per il City è la prima partecipazione alla Supercoppa, considerato che l’ultimo trofeo continentale vinto prima della Champions League dello scorso 10 giugno – Coppa delle Coppe nel 1970 – non garantiva l’accesso a questa competizione, in quanto fondata e giocata per la prima volta nel 1973.

Modulo speculare per il Siviglia di Jose Luis Mendilibar, che sempre venerdì scorso è caduto per 2-1 in casa contro il Valencia. Sono cinque gli assenti in casa andalusa, ossia Januzaj, Vacas, Fernando, Marcao e Nianzou. Davanti a Bounou troviamo la coppia Gudelj-Badé, con Acuña e Jesus Navas sulle fasce; mediana composta da Rakitic e Jordán. Ocampos a destra, Torres al centro e Lamela a sinistra agiscono dietro le spalle di En-Nesyri. Il Siviglia ha già alzato questo trofeo nel 2006, quando si impose sula Barcellona per 3-0. L’ultima finale disputata, invece, nel 2020 contro il Bayern Monaco. Andalusi che hanno invece alzato per ben sette volte l’Europa League, già Coppa Uefa.

Primo tempo

L’inizio della partita è segnato da un minuto di silenzio commovente nello stadio “Georgios Karaiskakis” per la scomparsa di un tifoso dell’Aek Atene ucciso prima della gara contro la Dinamo Zagabria, valevole per le qualificazioni alla prossima Champions League.

Il primo tiro della partita arriva al 7’ ed è per gli inglesi: palla a Palmer che ci prova dal limite dell’area, conclusione centrale e parata sicura da parte di Bounou. Un minuto più tardi, però arriva la prima grande occasione del match per il City: corner dalla sinistra, Aké sbuca sulla sinistra e schiaccia in solitaria con difesa spagnola praticamente immobile, Bounou risponde sulla schiacciata.

Dopo il primo quarto d’ora di gioco i ritmi si abbassano leggermente, il Siviglia adesso prova ad organizzare il possesso palla per non farsi sorprendere troppo dal City, gli inglesi invece gestiscono la sfera e attendono il momento giusto per l’imbucata decisiva. Al 17’, però, è Jack Grealish a provarci in solitaria: dopo aver ricevuto da sinistra l’esterno rientra e dal vertice dell’area tenta il destro a giro sul palo opposto, attento l’estremo difensore spagnolo che con i guantoni smanaccia via il pericolo.

Passa il Siviglia quando abbiamo superato da poco la metà del primo tempo. Acuña si impossessa del pallone sulla sinistra e la mette in mezzo all’area, stacco imperioso di En-Nesyri che vola altissimo fra due avversari e impatta con la giusta forza la sfera mandandola all’angolino e non lasciando scampo ad Ederson. Subito dopo il cooling break quindi passano gli spagnoli che erano rimasti schiacciati dalla pressione e dal giro palla del City.

Quando mancano 15 minuti alla fine della prima frazione, è ancora il Siviglia a rendersi pericoloso con Lamela. Torres dalla destra e quasi sulla linea di fondo mette un ottimo pallone dietro verso l’argentino che però cicca il mancino da ottima posizione, poteva essere una buona occasione per gli spagnoli.

Si chiude la prima frazione dopo tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Buona partenza del Manchester – al netto dei primi 180 secondi di solo Siviglia – che si è reso subito pericoloso dalle parti di Bounou con Aké e Palmer ma appena i ritmi sono calati il Siviglia ha sfruttato la forza del suo centravanti per portarsi in vantaggio, andando anche vicina al raddoppio con Lamela che si è letteralmente divorato una ottima occasione. Sul finale da segnalare un timido ma seppur continuo ritorno da parte del City, con un Grealish sugli scudi che ha tentato più volte di creare superiorità e occasioni. Fase difensiva perfetta del Siviglia che gioca cortissimo e stretto, City che controlla il possesso, attacca, fa girare la palla ma non riesce a sfondare.

Secondo tempo

La seconda frazione riparte con gli stessi effettivi in campo e con il medesimo copione tecnico-tattico: il City tiene il pallone e il Siviglia chiude ogni spazio.

Siviglia ad un soffio dal raddoppio al 50’. Ripartenza (quasi) letale degli spagnoli: riceve Ocampos che in velocità pianta Walker e scappa sulla sinistra, palla al centro con il contagiri per En-Nesyri che colpisce a botta sicura, miracoloso Ederson che salva il risultato. Due minuti più tardi ancora il numero 15 degli spagnoli pericoloso con un diagonale che non trova lo specchio.

All’ora di gioco ancora un contropiede pericolosissimo del Siviglia che propone la stessa trama di gioco: stretta in difesa e alla prima sbavatura pronta a ripartire. A questo giro l’errore è di Aké che sbaglia la chiusura ma prima del tocco decisivo del solito En-Nesyri, Ederson esce e fa sua la sfera.

Passano tre minuti e la più antica delle leggi sul calcio – gol sbagliato, gol subito – trova l’ennesima applicazione: Rodri crossa su Haaland che però non ci arriva, alle sue spalle sbuca Palmer che insacca di testa e la imbuca sotto la traversa con un delizioso pallonetto che non lascia scampo a Bounou, 1-1 il parziale in Grecia e partita nuovamente in equilibrio. City che riesce a pareggiarla nel miglior momento degli spagnoli e alla prima vera disattenzione difensiva. Il Siviglia con tutta probabilità si starà mangiando le mani per tutte le occasioni sprecate.

Non passa neppure un minuto e il solito En-Nesyri ha nuovamente l’occasione per portare in vantaggio gli spagnoli, ancora una volta provvidenziale Ederson che resta in piedi fino alla fine e poi apre il piede per deviare il tiro.

Ancora Palmer pericoloso al 70’ che con una grande giocata elude Ocampos e tenta il colpo con un bel mancino a giro, Bounou ci va con i pugni e la devia. Il City adesso è molto più in palla del Siviglia che dopo aver subito il gol del pareggio è dovuta ricorrere ai cambi per trovare una quadratura.

A dieci minuti dalla fine è assedio City: si gioca in una sola metà campo e se i campioni d’Europa perdono la sfera la riconquistano in pochi secondi. Ennesima azione insistita degli inglesi proprio all’80’ che creano più occasioni ravvicinate in pochi secondi ma senza alcuna deviazione decisiva: grande cuore dei giocatori spagnoli che nonostante siano stremati lottano su ogni pallone.

Arriva il triplice fischio del direttore di gara. Finisce 1-1 in terra greca la Supercoppa fra Manchester City e Siviglia, adesso saranno i rigori – come da nuovo regolamento – a decidere chi alzerà il trofeo. A nulla sono valsi i molteplici tentativi del City di portarla a casa, cercando di evitare i rigori che gli sono già stati fatali contro l’Arsenal in Community Shield. Da segnalare, al 91’, un tiro dalla distanza di Walker che ha visto Bounou fuori dai pali, palla alta ma non di molto. Siviglia sulle gambe negli ultimi quindici minuti ma stoico, ha resistito colpo su colpo agli attacchi degli inglesi; la stanchezza, però, potrebbe essere un fattore da tenere in considerazione in vista della lotteria dei rigori.

Calci di rigore

A seguito del sorteggio è il Manchester City ad iniziare. Sul dischetto si presenta l’uomo più atteso della serata, Erling Haaland che freddissimo batte Bounou spiazzandolo con una staffilata all’angolino destro. È il turno di Ocampos per il Siviglia che rimette immediatamente la sfida in equilibrio, 1-1 come alla fine dei novanta di gioco. Passa nuovamente il City con l’unico cambio della partita, Julian Alvarez con un destro all’incrocio dei pali. Ancora parità a Il Piero, Rafa Mir realizza il rigore copiando la conclusione di Alvarez, destro chirurgico sotto il sette.

Tornano avanti gli inglesi grazie a Kovačić che incrocia con il destro, il portiere andaluso va dall’altra parte. Rakitic riporta nuovamente la sfida in equilibrio con un altro destro ad incrociare: Ederson intuisce ma non ci arriva. 4-3 per il City grazie a Jack Grealish con una bella conclusione centrale nonostante il solito balletto di Bounou sulla linea di porta. Come al Mondiale, proprio l’eroe dell’Argentina Montiel apre il destro e spiazza Ederson, 4-4. Cinquina perfetta per il City grazie a Walker che non sbaglia il suo rigore, seppure con brivido con il pallone che passa sotto la pancia di Bounou. Sbaglia Gudelj l’ultimo rigore per il Siviglia con una conclusione che si infrange sulla traversa, la Supercoppa Uefa è del Manchester City, la prima della sua storia.

Arriva dunque il primo titolo stagionale per gli uomini di Guardiola che conquistano la Supercoppa. Un film già visto poche settimane fa contro l’Arsenal ma, questa volta, con epilogo differente. Spagnoli che si dovranno leccare le ferite per non aver sfruttato le colossali occasioni avute, City che ha fatto la sua partita, dominandola per lunghi tratti ma correndo anche molteplici rischi.

Il tabellino

MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Ederson; Walker, Akè, Gvardiol, Akanji; Rodri, Kovačić; Grealish, Palmer (85’ Alvarez), Foden; Haaland. Allenatore: Guardiola

SIVIGLIA (4-2-3-1): Bounou; Jesús Navas (83’ Montiel), Badé, Gudelj, Acuña; Jordán, Rakitić; Ocampos, Lamela (93’ Suso), Óliver Torres (74’ Sanchez); En-Nesyri (93’ Mir). Allenatore: Mendilibar

Marcatori: En-Nesyri (S), Palmer (MC)

Ammoniti: Badé (S), Lamela (S), Sanchez (S)

Arbitro: François Letexier (Francia)

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