Così cantano i tifosi del Liverpool quando Mohamed Salah va in rete: "Se ne segna un altro mi farò musulmano anch’io". Mo piace a tutti. Anche ai kafir, agli infedeli. E piace a tal punto che, cinque anni dopo il suo arrivo, nella città dei Beatles sono diminuiti i crimini d'odio contro islamici.
Mo, però, piace di più ai musulmani. Perché, in Inghilterra e nel mondo, è un modello dell'islam dal volto pulito. Lo è perché ad ogni gol s'inchina e recita il sujud, la preghiera, e alza il dito indice verso il cielo per reiterare la shahadah, la professione di fede. Lo è perché la moglie Magi, quando siede sugli spalti, indossa l'hijab e una delle figlie porta il nome della Mecca. Lo è perché nel 2019, come ogni buon musulmano adulto che rispetta i cinque pilastri dell'islam, compie l'hajj, il pellegrinaggio nella città santa. E lo fa indossando l'hiram, la bianca veste cerimoniale, e le foto rimbalzano in tutto il mondo. Lo è perché, pur avendo il permesso di farlo, non sospende mai digiuno durante il ramadan. Nemmeno se deve disputare la finale di Champions. Le è perché nel 2013, quando si trova faccia a faccia col Maccabi, dopo che all'andata ha svicolato di salutare la squadra avversaria, l'indomani della partita va a pregare alla moschea al-Aqsa di Gerusalemme. Lì dove c’è la Spianata delle moschee. Lì dove ebrei e musulmani si odiano da secoli. Lo è perché nel 2015, quando arriva alla Fiorentina, scende in campo col numero 74. In onore delle vittime della strage di Port Said. La strage che "ha fottuto una rivoluzione", quella di piazza Tahrir.
Da qualche giorno, però, Mo piace un po' meno. E non certo ai tifosi del Liverpool. Nemmeno ai cristiani, agli ebrei, agli atei, a tutti i kafir che al Boxing day sono andati allo stadio o si sono incollati alla tivù. Piace meno ai musulmani.
Perché ha postato una foto con moglie e figlie in posa davanti all'albero di Natale. È haram. Proibito. Una svista imperdonabile. Perché, a conti fatti, il dialogo a troppi islamici piace soltanto quando va nella loro direzione. E non viceversa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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