Juve, spunta il nome di Pioli per il dopo Motta: ecco perché può finire in bianconero

Con la posizione di Thiago Motta sempre più in bilico prende corpo l'ipotesi Pioli per la panchina. Potrebbe essere lui il profilo giusto per il nuovo corso dei bianconeri

Juve, spunta il nome di Pioli per il dopo Motta: ecco perché può finire in bianconero
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L'ombra di una nuova rivoluzione incombe in casa Juventus. Dopo la pesante sconfitta contro l'Atalanta il destino di Thiago Motta sembra infatti ormai segnato, anche se dovesse raggiungere il quarto posto. Le ultime riflessioni all'interno del club bianconero impongono la necessaria cautela, insomma si va avanti così poi a fine stagione si tireranno le somme. Troppo rischioso al momento, con la qualificazione in Champions ancora da raggiungere, pensare ad un traghettatore. Motivo per cui le ipotesi Tudor e Brambilla o Magnanelli sono state messe per ora nel cassetto. Si attende una reazione di orgoglio anche dalla squadra, a partire già dalla trasferta di Firenze. Perché anche se il rapporto di tanti giocatori con Thiago Motta non sembra idilliaco, gli obbiettivi di squadra vengono prima di tutto.

Come sempre nell'incertezza si alimentano i rumors su chi potrebbe siedere sulla panchina bianconera a partire dalla prossima stagione. Oltre a Conte e Gasperini, sulla cui effettiva disponibilità non si ha ancora certezza, visti i contratti in essere con Napoli e Atalanta, c'è un nome più di tutti che sta prendendo sempre più consistenza: quello di Stefano Pioli. Questa possibilità è stata rilanciata con convinzione nelle ultime ore dalla Gazzetta dello Sport. Al momento il tecnico emiliano allena l'Al Nassr di Cristiano Ronaldo. In Arabia vorrebbero trattenerlo a lungo ma la nostalgia per l'Italia è sempre più forte e il contratto prevede una clausola di uscita a suo favore. Di sicuro non ci penserebbe due volte ad accettare la proposta bianconera, tornando così in Serie A dalla porta principale, dopo l'addio al Milan.

Anche con Pioli si tratterebbe di un ritorno, perché all'inizio della sua carriera di difensore fu un giovane rincalzo nella Juve di Platini e Trapattoni. Restò a Torino tre anni, conquistando più di qualche trofeo in Italia e in Europa. Di sicuro avrebbe il vantaggio di conoscere già l'ambiente, cosa non da poco, ma possiede anche altre qualità che sembrano sposarsi alla perfezione con i bianconeri. Non è un integralista (pur essendo un allenatore che lavora molto bene sull'organizzazione di gioco), sa adattarsi alla rosa a disposizione e non avrebbe troppa difficoltà a gestire anche i giovani. In più sa come si vince, avendolo già dimostrato negli anni al Milan.

Insomma con Pioli non si correrebbe il rischio di una nuova rivoluzione, volta alla ricerca effimera del bel gioco. Di sicuro dopo una scommessa andata male, ora la Juve vuole andare sul sicuro. E allora chi meglio di Pioli?

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