Tottenham, dopo la disfatta i giocatori rimborsano i tifosi

L'umiliante 1-6 rimediato a Newcastle è stato abbastanza per convincere Harry Kane e compagni a metter mano al portafoglio e rimborsare il costo dei biglietti ai tifosi che li avevano seguiti in trasferta. Bella mossa ma basterà a riportare la calma?

Tottenham, dopo la disfatta i giocatori rimborsano i tifosi

Non capita certo tutti i giorni che i giocatori di una squadra decidano di mettere mano al portafoglio per rimborsare i tifosi dopo una partita finita male. Il pesantissimo 1-6 rimediato dal Tottenham al St James’ Park di Newcastle è stato talmente disastroso da spingere il capitano degli Spurs Harry Kane a convincere i suoi compagni di squadra a rimborsare i tifosi che si sono sorbiti la lunga e costosa trasferta nell’estremo nord dell’Inghilterra per assistere ad una partita decisiva per la corsa alla Champions. Una mossa inconsueta che però riflette bene la situazione di una rosa e di un club ad un passo dall’implosione, dentro e fuori dal campo.

Le scuse ufficiali

Se ad altre latitudini di solito è un giocatore importante o particolarmente benvoluto a scusarsi in prima persona, alla televisione o magari sui social, la prestazione disastrosa ha spinto la rosa degli Spurs ad andare oltre, rendendo il tutto allo stesso tempo ufficiale e quasi unico nella storia del calcio. Quello che i tifosi della sponda bianca del nord di Londra si aspettano, ovviamente, è che i giocatori diano l’anima in campo, lottando fino alla fine per conquistare un quarto posto che, a sei partite dalla fine della stagione, sembra sempre più a rischio.

Il comunicato diffuso nella giornata di martedì sembra però fatto per placare una tifoseria in aperta rivolta. "Come squadra, comprendiamo la vostra frustrazione e la vostra rabbia. Non abbiamo dato abbastanza in campo. Sappiamo che in momenti come questi le parole non possono bastare ma, credeteci, perdere così fa davvero molto male. Apprezziamo il vostro supporto, a casa e in trasferta. Per questo vorremmo rimborsare chi ci ha seguito a Newcastle del costo dei biglietti per entrare allo stadio. Siamo consci che questo non cambia il risultato di domenica e faremo tutto il possibile per ritornare alla vittoria giovedì contro il Manchester United. Speriamo che continuerete a sostenerci anche in questa occasione". Belle parole, ma basteranno a riportare la calma a White Hart Lane?

Stellini Newcastle Tottenham

Fuga dal Tottenham?

Una rapida occhiata alla classifica mostra come la situazione del Tottenham sia quasi compromessa: quinto posto, 53 punti, sei di distanza dal Manchester United con due partite da recuperare per i Red Devils. Il tonfo pesantissimo è stato particolarmente doloroso, visto che il Newcastle United, rinvigorito da una montagna di petrodollari, è una rivale diretta per la corsa alla Champions ma a far disperare tifosi e società è stata la prova degli undici in campo, apparsi completamente scarichi. La sconfitta è costata il posto all’ex vice di Antonio Conte, Cristian Stellini, che aveva preso la guida del Tottenham dopo la cacciata del tecnico italiano e il finale di stagione sarà guidato dal tecnico delle giovanili Ryan Mason, almeno fino a quando non sarà trovato un rimpiazzo definitivo. Il fatto è che, in realtà, i problemi fatti rilevare a suo tempo da Conte sono ben presenti nelle menti di tutti, tanto da far sospettare che un esodo sia davvero dietro l’angolo.

Lloris Newcastle Tottenham

Sebbene abbia ancora un anno di contratto con il club londinese, che ha rifiutato più volte offerte molto consistenti, sembra che la pazienza del capitano sia giunta alla fine. A sentire molte fonti inglesi, a partire da Sky Sports, Harry Kane avrebbe deciso di portare la situazione alla rottura, rischiando l’ira di Daniel Levy pur di liberarsi dal contratto e finalmente approdare all’Old Trafford. Se Kane non potrebbe essere che il primo di una lunga serie di addii eccellenti, la società sembra preoccupata di coinvolgere la tifoseria, per mettere fine alle proteste. Nella giornata di oggi è stato annunciato il lancio del Fan Advisory Board, un organismo che avrà il compito di portare la voce dei tifosi all’interno del consiglio d’amministrazione.

La mossa, approvata lo scorso giugno dalle squadre di Premier, sembra arrivare in un momento fin troppo opportuno, chiaro segno che il rischio di perdere il controllo della tifoseria è molto reale. Il FAB si occuperà degli obiettivi a medio e lungo termine, questioni legate allo stadio, alla logistica e della pianificazione. Tutto molto bello, ma il primo incontro si terrà il prossimo luglio.

Il dubbio è che si tratti dell’ennesima mossa di facciata, che lascerà sul tavolo i veri problemi. Se giovedì gli Spurs dovessero dare addio definitivamente alla lotta per la Champions, potrebbe aprirsi il proverbiale vaso di Pandora.

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