Napoli - Un altro colpo al clan dei Casalesi. Tredici ordinanze di custodia cautelare per i presunti fiancheggiatori del clan e del killer Giuseppe Setola. Tra i destinatari delle ordinanze anche tre poliziotti, di cui due sono in servizio alla Stradale, l’altro al Nucleo piantonamenti. Uno è accusato di truffa aggravata: durante l’orario di servizio lavorava come gestore di una discoteca di proprietà di Luigi Russo, detenuto per associazione camorristica. Gli altri due agenti sono accusati di intestazione fittizia di beni. Secondo gli inquirenti avrebbero procurato prestanome allo stesso Luigi Russo.
Quest’ultimo è accusato di avere ospitato nelle strutture in corso di sequestro (alberghi, discoteche ed altri locali pubblici) latitanti del clan dei Casalesi ed in particolare i killer, tra cui anche Setola. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal gip Nicola Miraglia del Giudice, su richiesta dei pm Antonello Ardituro, Giovanni Conso, Catello Maresca, Alessandro Milita e Cesare Sirignano. Tra i beni sequestrati nell’ambito delle indagini dei pm napoletani Carlo Sirignano, Alessandro Milita, Giovanni Conzo e Catello Maresca, c’è anche "Il divino", nota discoteca di Pozzuoli, sul litorale flegreo, frequentata da gente di spettacolo come Lele Mora.
Dal nome del night è stata chiamata l’operazione della Direzione investigativa antimafia partenopea. Oggetto di sequestro anche il camping International e 4 società, beni per un valore stimato in totale di una decina di milioni di euro.
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