Roma - Torna ad alzare la voce l'opposizione. Pierferdinando Casini e Pierluigi Bersani picchiano gli stessi tasti contro il governo dopo la settimana di Vitnam parlamentare. Il messaggio è lo stesso: governo a casa e ritorno alle urne.
Casini da Torino "Non possiamo permetterci di continuare così, con un Paese che va a rotoli e un governo che non decide nulla. In queste condizioni è meglio ridare la parola agli italiani" così il leader dell’Udc oggi, a Torino, a una manifestazione a sostegno della candidatura a sindaco per Alberto Musy. "È meglio ridare la parola agli italiani, che scelgano un nuovo parlamento, perché i politici - ha concluso - non possono difendere solo la loro fede".
Bersani da Roma "Berlusconi potrà comprare uno due parlamentari, ma tutti vedono che non c’è il governo, da mesi non fanno nulla. Berlusconi confonde la governabilità con la sua sopravvivenza. Qualsiasi cosa è meglio di questa situazione, compreso il voto anticipato". Il segretario del Pd, al termine del seminario dei Democratici sul partito, torna a ipotizzare le urne. Rispetto a chi anche nel Pd, come Walter Veltroni ipotizza soluzioni diverse dal voto anticipato come il governo di transizione, Bersani sostiene che "non siamo preclusi a niente.
Noto solo che dopo la nostra proposta di governo di transizione - sostiene Bersani - sono arrivati i responsabili che hanno in mano la situazione. Per questo, per non stare dove siamo l’ipotesi è solo quella delle elezioni anticipate che sono meglio di questa situazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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