Ogni italiano produce 5 quintali di rifiuti all'anno. Per la precisione 502 chilogrammi. Ma c'è chi spreca più degli altri. E così se ogni cittadino emiliano accumula 641 kg di spazzatura, un abitante della Basilicata si limita a scartarne 358 kg.
Quello che conta però è il destino dei rifiuti prodotti. Un conto è buttarli in discarica un altro è «metterli a frutto» quando si fa la raccolta differenziata. La quota media italiana di chi seleziona i rifiuti raggiunge il 64%, con dei divari profondi. Se al Nord si ottiene il 71% di differenziata, al Centro la quota si abbassa al 60,4 mentre crolla al 55,7 nel Mezzogiorno.
Sono però, solo nove le regioni che superano l'obiettivo del 65% fissato dalla normativa per il 2012: Veneto, Sardegna, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Piemonte Vicine all'obiettivo Abruzzo, Toscana, Valle d'Aosta. Progressi importanti da Basilicata sono stati fatti dalla Basilicata (+ 6%, raggiungendo quota 62,7%) e anche dalla Sicilia (+4,7%, comunque al di sotto della soglia del 50%)
A livello provinciale, si confermano Treviso (88,6%), Mantova (86,4%) e Belluno (83,8%) le più virtuose. Tra le città metropolitane spicca Cagliari con quota 74,4%. Tra le citta di maggiori dimensioni (oltre 200 mila abitanti) i maggiori livelli di raccolta si osservano per Prato, Venezia e Milano, con percentuali pari, rispettivamente, al 72,6%, 65,2% e 62,5%. L'organico, il 39% del totale, si conferma la frazione più raccolta in Italia. Di questi, il 69,6% e costituito dalla frazione umida da cucine e mense, il 26,1% dai rifiuti biodegradabili provenienti dalla manutenzione di giardini e parchi, il 3,6% dai rifiuti avviati al compostaggio domestico e lo 0,7% dai rifiuti dei mercati. Carta e cartone rappresentano il 19,1% del totale; segue il vetro con il 11,9% e la plastica che rappresenta l'8,8% del totale raccolto. Il 95% dei rifiuti plastici raccolti in modo differenziato ecostituito da imballaggi. Se i rifiuti sono un annoso problema per molte amministrazioni, il riciclo è diventato un vero e proprio business di cui l'Italia è diventata punta di diamante dell'intera Ue. Il nostro paese nel 2020 ha riciclato il 72% di tutti i rifiuti, urbani e speciali-industriali, un primato europeo visto che la media Ue si ferma al 53%.L'analisi dei dati fornita dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, conferma che l'industria italiana del riciclo sia ormai un comparto rilevante e strategico del sistema produttivo nazionale: 4.800 imprese, 236.365 occupati e un valore aggiunto di 10,5 miliardi.
Anche per la gestione dei rifiuti d'imballaggio l'Italia è un'eccellenza europea del riciclo con più di 10,5 milioni di tonnellate raccolte e avviate a riciclo nel 2021, superiore non solo al target europeo del 65% al 2025 ma, con nove anni di anticipo, anche al target europeo del 70% da raggiungere entro il 2030.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.