Issoudun - Lo sciopero che rovina la giornata più bella. Dopo la Rivoluzione che cominciò con la presa della Bastiglia, quella che comincia con la corsa bloccata a tavolino. La fuga fasulla che non perde e non guadagna, la media della corsa che si abbassa volutamente. Tutti contro il diveto di oreillettes, gli auricolari con cui i corridori possono parlare con i direttori sportivi. Il Tour de France, d'accordo con l'Uci (l'unione ciclistica internazionale), propone la sperimentazione: due tappe si correranno senza. E puntuale (come a Milano al Giro per una presunta pericolosità del percorso) ecco la protesta decisa dai ds delle squadre alla prima prova. La seconda è venerdì sui Vosgi, speriamo si mettano d'accordo.
Preudhomme protesta "Mi spiace, è stato ridicolo" ha tuonato il presidente del Tour, Christian Prudhomme, furioso contro 14 delle 20 squadre, che hanno deciso di far rallentare i propri tesserati per protesta. "I dadi erano truccati dalla partenza, i team si sono coalizzati per concludere la tappa con uno sprint collettivo e ridurre lo spettacolo al minimo".
Non c'è pathos Corsa bloccata, corsa finta. Infangato l'onore della festa nazionale transalpina, migliaia di francesi sulle strade a fischiare. E non era la Marsigliese. Va via una fuga insipida di quattro corridori (Vaugrenard, Dumoulin, Hupond e Ignatiev). Tre galletti che provano a dannarsi, ma ai due chilometri la Columbia decide che lo scherzo è finito. E anche oggi vince Cavendish. L'ultimo ad arrendersi tra quelli tenuti più di 100 chilometri a bagnomaria è Hupond. L'unico veramente contento è Rinaldo Nocentini, quarta sera in maglia gialla senza nemmeno tirare un metro. Certo gli avvoltoi sono sempre sul ramo più vicino (Contador a 6", Armstrong a 8"), ma il toscano sa che il suo sogno di Grande Boucle ha la data di scandenza.
Cavendish mostruoso Si specchia negli occhiali appena varca il traguardo. E per la terza volta vede tutto il gruppo dietro di sì. L'inglesone dell'isola di Man non perdona nemmeno in terra di Francia. Vede Husvod in maglia verde che per i 300 metri di volata lunghissima non tenta nemmeno di uscirgli dalla ruota. Vede Farrar, battuto per l'ennesima volta quest'anno.
Il migliore degli italiani questa volta è Bennati, che si piazza nono. Domani il Tour prosegue con l’11esima tappa, 192 chilometri ondulati con partenza da Vatan e arrivo a Saint Fargeau, nella regione della Borgogna. Domani (forse) si corre. Lo sciopero è finito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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