Firenze - Cavendish è un cavallo purosangue. Vince a 23 anni e 364 giorni ad Arenzano, si ripete a Firenze a 24esimo compleanno appena festeggiato. Niente da fare per Alessandro Petacchi. L'inglese dell'isola di Man trasferito sulle colline toscane di Quarrata sembra che in volata vada con una delle sue lambrette d'epoca. Sta alla ruota prima di Boasson Hagen, poi di Renshaw e quando mette la quarta non ce n'è più per nessuno. Petacchi, senza lo straccio d'un compagno ad aiutarlo (la Lpr è tutta per Di Luca), resta al vento già ai 300 metri e quando è ora di far girare la gamba l'inglese della Columbia ha una bicicletta di vantaggio. La battaglia dei velocisti regala un altro sgarbo. Questa volta è Ale-Jet a "toccare" Tyler Farrar durante lo sprint e dopo la linea volano i "vaffa...". S'azzuffano i galli, Mark Cavendish, dito puntato verso l'orizzonte, reclama ancora gloria. Nella classifica delle volate va a quota tre e si scalza di ruota Petacchi, fermo a due. Terzo all'arrivo Allan Davis, davanti a Robert Hunter e proprio a Farrar.
Classifica e montagne Nessun cambiamento in classifica generale al termine della 11esima tappa pianeggiante (partita da Lido di Camaiore) che non riserva sorprese. Il russo Denis Menchov, della Rabobank, conserva la maglia rosa conquistata ieri nella crono individuale da Sestri Levanti a Riomaggiore. Menchov conserva i 34" di vantaggio su Danilo Di Luca (Lpr) e i 40" sullo statunitense Levi Leipheimer (Astana). Domani è in programma la 14esima tappa, con partenza da Campi Bisenzio e salita finale a San Luca (Bologna), dopo 172 km.
Interessante il finale: negli ultimi tre km ci sono rampe al 20%. E anche le due giornate succcesive si annunciano altrettanto frizzanti. Nella Forlì-Faenza (domenica) non c'è un metro di pianura, mentre lunedì arriveranno altri botti con l'arrivo in salita di Monte Petrano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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