Per conoscere il percorso completo del Giro d’Italia 2024 bisognerà aspettare il 13 ottobre ma, almeno a giudicare dalle quattro tappe presentate oggi a Torino, sarà un’edizione ancora durissima. La cerimonia, avvenuta alle 11.30 di lunedì presso la sede della Regione Piemonte, ha rivelato che l’edizione 107 della corsa rosa partirà il 4 maggio da Venaria Reale, arrivando a Torino. Il luogo e la data non sono affatto casuali: quel giorno si commemoreranno i 75 anni dalla tragedia di Superga, quella che cancellò in un sol colpo la squadra più vincente del calcio italiano. Il Giro rimarrà in Piemonte per quattro giorni, ripercorrendo i luoghi del Grande Torino in una serie di tappe da prendere con le molle. Il 5, infatti, tempo subito di salite, con l’arrivo in quota al Santuario d’Oropa mentre il giorno dopo, a Fossano, dovrebbe esserci la prima volata del Giro. La quarta tappa, infine, vedrà la carovana lasciare il Piemonte dopo la partenza da Acqui Terme. Una partenza subito dura, simile a quella della Vuelta 2023: vedremo il 13 se il resto del percorso riserverà altre sorprese del genere o meno.
Lo Russo: “Grande occasione”
Vista la sede istituzionale, erano presenti quasi tutte le autorità del Piemonte, che hanno espresso la loro soddisfazione per la scelta dell’organizzazione del Giro d’Italia. Il presidente della regione Alberto Cirio non perde occasione per una stoccata all’opposizione: “Gli eventi sportivi hanno un ritorno enorme per l’economia del nostro territorio, di oltre 7 volte più grande di ogni euro investito per realizzarli. E questo per noi è il dato più importante, perché c’è stato un tempo in cui Torino e il Piemonte le manifestazioni le rifiutavano, ma quel tempo è finito e oggi non solo le accogliamo ma andiamo a cercarle, guadagnandoci la fiducia perché sappiamo quanto siano preziose per far crescere il nostro territorio”.
Il sindaco della Città Metropolitana di Torino, Stefano Lo Russo, è più attento, invece, al simbolismo della data, segnata a fuoco nei cuori di tutti gli abitanti della città della Mole: “Che la tappa inaugurale del prossimo Giro d’Italia si concluda a Torino è motivo d’orgoglio per la nostra città e rappresenta, al contempo, una grande occasione perché vedrà tutti gli sguardi del mondo sportivo puntati sul nostro territorio. La data sarà poi più che mai simbolica per la nostra città. La gara attraverserà Superga proprio nel giorno del 75esimo anniversario della tragedia del Grande Torino, unendo idealmente due tra le discipline sportive più popolari del nostro paese, il ciclismo e il calcio, con la storia di quei campioni indimenticabili per la nostra città. Sarà sicuramente una bellissima giornata per Torino e per i torinesi pronti ad accogliere gli atleti del Giro”.
Cairo: “Due simboli dell’Italia”
Alla conferenza stampa era presente anche Urbano Cairo, presidente di RCS, organizzatrice del Giro ma anche del Torino calcio, cosa che avrà influito non poco sulla scelta della Grand Depart 2024: “Con il passaggio a Superga il 4 maggio nel corso della prima tappa, uniremo due simboli dell’Italia nel mondo come il Giro d’Italia e gli Invincibili del Grande Torino. Sarà un momento speciale, in cui si intrecceranno i racconti epici degli eroi in maglia rosa con quelli degli eroi in maglia granata. Per la quarta volta il Giro d’Italia partirà dalla Regione Piemonte”. Normalmente la corsa rosa non sceglie date o luoghi specifici per la partenza ma questa era un’occasione da celebrare adeguatamente: “Le prime due partenze, datate 1961 e 2011, furono organizzate per celebrare occasioni speciali come i 100 e i 150 anni dell’Unità d’Italia, mentre nel 2021 si è vista una grande partecipazione di pubblico dopo la parentesi della pandemia. Siamo certi che il prossimo anno proporremo uno spettacolo di altissimo livello a partire già da queste prime tappe”.
Paolo Bellino, amministratore delegato di RCS Sport, ha preferito invece concentrarsi sui rapporti con la regione e su come il Giro potrà servire a promuovere in tutto il mondo il territorio dell’intero Piemonte: “Questa Grande Partenza conferma l’ottimo rapporto tra RCS Sport e Regione Piemonte dove torniamo ad ospitare il via della Corsa Rosa dopo l’ultima recente esperienza nel 2021. Queste prime tre tappe, e la partenza della quarta, mostreranno il Piemonte nella sua totalità perché il Giro d’Italia non è sono un evento sportivo ma veicolo di promozione turistica e del territorio”.
Si parte subito forte
Gli organizzatori hanno pensato di ricordare i grandi campioni scomparsi quel nebbioso giorno di primavera sulla collina che sovrasta Torino con un omaggio particolare: “Abbiamo pensato di omaggiare, a 75 anni da quel tragico 4 maggio 1949, la leggenda del Grande Torino con il passaggio della corsa a Superga e con la scritta ’Solo il fato li vinse’ all’interno del colletto della Maglia Rosa perchè il Grande Torino fa parte della storia d’Italia ed è giusto celebrare uno dei simboli del nostro Paese”. Non potevano, ovviamente, mancare domande più rivolte al lato tecnico delle prime tappe e quella che sembrerebbe una partenza più difficile di quanto capiti di solito al Giro. Mauro Vegni, direttore della corsa rosa, non nasconde che questa è stata una scelta voluta: “Sarà una Grande Partenza da non perdere. Partiamo con frazioni dure e spettacolari per le quali i corridori che ambiranno alla Maglia Rosa dovranno essere pronti fin da subito”.
“Sia la frazione inaugurale, che ricalca in qualche modo una di quelle più spettacolari e apprezzate del 2022, che la seconda tappa, con un finale selettivo e l’arrivo in salita di Oropa, potrebbero creare distacchi tra i favoriti. Quella sarà la Montagna Pantani dell’edizione 2024, a 25 anni da una delle imprese più memorabili del Pirata”. Pensando all’ultimo arrivo in terra piemontese, Vegni fa capire come i velocisti non potranno prendere sottogamba la terza tappa: “Anche la terza tappa nasconde delle insidie perchè l’arrivo di Fossano tira all’insù e non sarà facile per i velocisti puri competere con corridori dalle caratteristiche da finisseur. Ci divertiremo”.
La speranza è che anche il resto del Giro 2024 sia allo stesso livello e che riesca ad attirare un numero sufficiente di campioni. Dopo l’edizione in chiaroscuro di quest’anno, la corsa rosa avrebbe bisogno di una corsa davvero memorabile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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