Legge di Bilancio 2023: tutte le novità e le modifiche in bozza della nuova manovra

La legge di Bilancio 2023 entra nel vivo, c’è tempo fino al 31 dicembre per le modifiche e l’approvazione delle camere. Ecco le principali novità

Legge di Bilancio 2023: tutte le novità e le modifiche in bozza della nuova manovra

Il primo dicembre il testo della legge di Bilancio 2023 è stato trasmesso alle camere, si tratta di una Manovra che conta 174 articoli e vale complessivamente 35 miliardi di euro e che, certamente, sarà oggetto di modifiche in Parlamento. A ciò si aggiunge che il prossimo 7 dicembre il governo incontrerà i sindacati e, quando le parti si alzeranno dal tavolo, ognuna avrà annotato qualche limatura alle voci di pertinenza.

Stando allo stato attuale della legge di Bilancio 2023, raccogliamo qui le novità di maggior rilievo.

La parte grossa all'Energia

Il governo ha messo l’accento sul caro energia, cosa che trova dimostrazione nel decreto Aiuti quater approvato lo scorso 10 novembre e nel fatto che, 21 dei 35 miliardi del valore della legge di Bilancio, sono proprio dedicati a questo capitolo. Si è lavorato molto anche sui fronti del lavoro e delle pensioni, il Reddito di cittadinanza è stato passato alla lente e, in materia fiscale, sono state passate al vaglio diverse norme.

Cominciamo dai temi più caldi, ossia lavoro e pensioni.

Lavoro e pensioni

Per quanto riguarda il lavoro e i lavoratori, nella sua forma attuale, la legge di Bilancio prevede:

  • Un bonus assunzione fino a 6.000 euro per i giovani fino a 36 anni, per le donne e per chi beneficia del Reddito di cittadinanza;
  • L'introduzione di buoni lavoro (i voucher) fino a 10mila euro ma solo nei settori delle strutture ricettive e della ristorazione, nel comparto agricolo e in quello domestico;
  • La conferma del taglio del cuneo fiscale in misura del 3% per i redditi fino a 20.000 euro e del 2% per i redditi superiori;
  • In favore delle madri è previsto il potenziamento del congedo parentale.

Novità anche per le pensioni, a cominciare dal benestare a quota 103:

  • Per uscire dal mondo del lavoro c’è quota 103, ossia 62 anni di età e 41 anni di contributi;
  • Opzione donna è una misura confermata con alcune modifiche;
  • Approvato anche l’anticipo pensionistico (Ape sociale);
  • Indicizzazione Istat degli assegni pensionistici con rivalutazione del 7,3%.

Tra le priorità del governo, come detto in apertura, c’è l’ormai annoso problema del caro energie.

La Manovra e il caro energie

Le misure adottate coprono soprattutto le esigenze delle imprese attive sul territorio ma non escludono i cittadini:

  • È stato rifinanziato fino al 30 marzo del 2023 del credito di imposta per gas naturale ed elettricità in favore di bar, ristoranti e commerci. Una misura che porta il credito di imposta al 45% (dal 40%) per le imprese energivore e dal 30% al 35% per le altre;
  • Sono stati eliminati gli oneri impropri sulle bollette, termine vago che esige un approfondimento. Sono voci di spesa che appesantiscono le bollette e che, non essendo collegate alle logiche di mercato, lasciano spazio di intervento. Nel caso specifico si parla della voce “incentivi alle rinnovabili”, balzello che grava sulle spalle del cliente finale e che rappresenta circa il 10% degli oneri generali;
  • È stata ridefinita la norma sugli extraprofitti, portando l’aliquota dal 25% al 50%. Si tratta di un prelievo solidaristico che viene applicato a chi produce o vende energia elettrica e gas metano, a chi estrae gas naturali e a chi produce, distribuisce o commercia prodotti petroliferi;
  • Per gli Isee da 12mila a 15mila euro è stato confermato il bonus bollette.

Gli interventi di natura fiscale

Sono diversi gli ambiti fiscali nei quali il governo ha ritenuto necessario intervenire, toccando lavoro, contante, criptovalute e Iva:

  • Sono state introdotte tre diverse flat tax. Una, pensata per i lavoratori autonomi, incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto di 40mila euro. L’estensione del regime forfetario fino a 85mila euro e, infine, è stata aumentata la detassazione dei premi legati alla produttività;
  • Per le famiglie numerose con figli minorenni o disabili è stato aumentato del 50% l’assegno unico;
  • Sempre in favore delle famiglie e dei ceti più deboli (con Isee fino a 15mila euro) è stato introdotto il Bonus spesa, demandato ai comuni, per l’acquisto di prodotti di prima necessità;
  • Inoltre, l’Iva sui prodotti per l’infanzia e sugli assorbenti è stata tagliata dal 10% al 5%;
  • Sono state prorogate le agevolazioni per gli under 36 che acquistano la prima casa;
  • Il tetto al contante è stato fissato a 5mila euro e, sempre in materia di liquidi, sono state riviste le norme sull’obbligo dei commercianti di accettare pagamenti elettronici;
  • Sono state sospese la plastic e la sugar tax;
  • Il fondo garanzia per le Pmi è stato rifinanziato in ragione di 800milioni di euro per il 2023;
  • È stata introdotta la tassazione delle criptovalute;
  • È stata prevista una tregua fiscale che prevede, tra le altre misure, lo stralcio delle cartelle sotto ai 1.000 euro.

Non mancano, infine, le modifiche al Reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza

Cavallo di battaglia elettorale del presidente del Consiglio, il Reddito di cittadinanza ha subito dei colpi di bisturi:

  • A partire dal 2023, le persone di età comprese tra i 18 e i 59 anni abili al lavoro godranno di 8 mensilità rinnovabili in luogo delle attuali 18. Sono esenti da questa restrizione le persone che hanno a carico minori, disabili oppure over 60;
  • I percettori devono partecipare a un corso di formazione o riqualificazione professionale di almeno sei mesi;
  • Perde il diritto al Reddito di cittadinanza chi rifiuta un’offerta di lavoro congrua.

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