Il servizio civile universale è tornato di recente in auge con l'approvazione del Decreto Pa messo in campo dal governo Meloni. Tale decreto riserva nei concorsi pubblici il 15% dei posti per le selezioni a coloro che hanno svolto un'esperienza di servizio civile, rendendo dunque direttamente più appetibile per i giovani questa evoluzione del vecchio servizio civile, alternativa introdotta negli Anni Settanta come alternativa alla leva militare poi abrogata negli Anni Novanta.
Come funziona il servizio civile universale
Dal 2017 è entrato in vigore l'attuale sistema di servizio civile universale fondato su due cardini: sussidiarietà e trasversalità. Sussidiarietà, da un lato, perché lo Stato a inizio anno programma la disponibilità di borse per il servizio civile e apre poi una serie di bandi per gli enti locali, le associazioni di pubblica utilità e gli enti che svolgono servizi essenziali per favorire l'occupazione giovanile al loro interno.
Trasversalità, dall'altro, perché secondo il il decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40, sono molti i settori in cui un lavoratore può essere inserito nei ranghi del servizio civile: il decreto cita "assistenza; protezione civile; patrimonio storico artistico e culturale; patrimonio ambientale e riqualificazione urbana, educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile esociale, e dello sport; agricoltura in zona di montagna e agricoltura sociale e biodiversità; promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero".ù
A chi si rivolge
Possono svolgere il servizio civile tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni, cittadini comunitari residenti in Italia e incensurati. Ogni ente appaltatore di un determinato numero di borse di servizio civile istituisce un concorso interno per l'assegnazione dei posti messi a gara.
L'unica preclusione professionale è legata al fatto che i candidati al servizio civile non possono avere rapporti di collaborazione diretta o indiretta con l'associazione o l'ente a cui fanno riferimento per l'ottenimento della borsa.
Oneri e benefici del servizio civile
Il Servizio civile universale arruola dei soggetti che sono chiamati formalmente "volontari" ma non svolgono gratuitamente la loro professione. L’attività di programmazione del servizio civile universale, infatti, garantisce a tutti i soggetti selezionati la concessione di una borsa dal valore di 444,30 euro a cui si aggiungono eventuali indennità aggiuntive calcolate in rapporto al costo della vita del Paese di riferimento se il servizio è espletato all'estero.
La paga del servizio civile, inoltre, gode di ricadute a fini previdenziali. Ogni progetto di servizio civile può durare dagli 8 ai 12 mesi e garantire un monte ore massimale di 30 la settimana e 120 al mese. Questo non esclude i giovani dalle liste di collocamento o avviamento professionale, e essendo la borsa revocabile in qualsiasi momento non impedisce a chi poi è chiamato da un'opportunità di lavoro alternativa di porre fine alla sua borsa.
Attività informatiche, tecniche, linguistiche o di operato diretto nei settori correlati a quelli in cui un borsista studia possono garantire l'accesso a crediti formativi universitari (Cfu). Il servizio civile universale vale anche come sostituto di eventuali richieste di tirocinio. Complessivamente, può garantire fino a nove Cfu.
I posti a disposizione
Per il 2023 i posti a disposizione per il servizio civile universale sono stati quantificati dal Dipartimento delle Politiche Giovanili di Palazzo Chigi in 71.550, di cui 1.192 in 192 progetti avviati all'estero. Ad oggi, circa 14mila opportunità risultano ancora da colmare in tutta Italia per le quote destinate al 2023 per le quali le associazioni e gli enti si sono candidati per selezionare personale giovane per il servizio civile senza aver ancora avviato i progetti. Nel documento a questo link è possibile conoscere tutte le opportunità su cui il servizio civile offre la prospettiva di una formazione retribuita in settori d'interesse pubblico per i giovani.
Si tratta di un'offerta in graduale espansione e che fa il pari con diverse altre opportunità di lavoro, formazione e agevolazione economica rivolte ai cittadini più giovani, spesso in difficoltà nell'accesso al lavoro.
Da oggi sovrapponibili anche all'ampliamento delle prospettive per l'accesso alla funzione pubblica, che per il governo Meloni dovrà concretizzarsi nell'assunzione di mezzo milione di statali per potenziare il Piano nazionale di ripresa e resilienza e accelerare i tempi burocratici nella messa a terra di progetti e investimenti. Una sfida chiave per la ripartenza del Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.