Milano - "Ho tirato cocaina con Elisabetta Canalis". La rivelazione choc della modella francese Karima Menad allarga nuovamente il "gruppo" dei festini a base di coca e champagne nelle più famose discoteche di Milano E, mentre il pm Frank Di Maio porta avanti i primi interrogatori, Fabrizio Corona difende Belen Rodriguez, che, nell’ambito dell’inchiesta, ha raccontato agli inquirenti di aver "fatto uso di cocaina", anche se mai dentro la discoteca Hollywood, nonostante le sia stato proposto più volte.
Karima: "Ho sniffato con la Canalis" Mi è capitato di fare uso di cocaina insieme ad altre persone tra cui Elisabetta Canalis, un tale Camillo Saviola, un certo Eliseo ed anche un tale Gianfri ed altre persone dello spettacolo, normalmente si tratta del cosiddetto giro del The Club". È quanto ha dichiarato al pm di Milano, Frank Di Maio, Karima Menad, la modella francese ascoltata il 21 ottobre del 2008 in procura a Milano. Come altri testi ascoltati anche la donna ha confermato il giro di cocaina all’interno di alcuni locali milanesi, in particolare al privè del The Club. L’interrogatorio è stato disposto nell’ambito dell’inchiesta che ha portato ieri, ad alcuni arresti e alla chiusura delle discoteche Hollywood e The Club.
Un giro di escort Dalle carte dell’inchiesta condotta a Milano su quanto accadeva nelle notti vip di alcuni locali della città, emerge anche un notevole giro di escort. Ad essere coinvolte sono in tante, ragazze "di varie nazionalità - come racconta a verbale una di loro - brasiliane, cubane, rumene, italiane, tutte giovani, talune giovanissime anche se non ricordo minorenni". Il sistema, racconta una teste al pm Di Maio, era collaudato "nel senso che le ragazze venivano mandate al tavolo da (omissis) con il servizio di ragazza immagine. In realtà tutte noi sapevamo che la fine della searata era quasi sempre all’interno di qualche motel o dell’abitazione dei predetti con prestazioni sessuali a pagamento. Spesso in queste abitazioni si faceva uso e consumo di cocaina". A parlare del giro di prostituzione mascherato da improvvisate "ragazze immagine" sono state in tante, tutte interrogate nell’autunno del 2008 dal pm milanese. Agli inquirenti le giovani hanno raccontato come funzionava il meccanismo in particolare all’interno della discoteca The Club. I prezzi variavano. Dai 300 ai 400 euro per C.S., fino a 1.000 per C.J., 500 per Karima, molto meno per A.P. della quale erano note le difficoltà economiche. Per loro nessuna costrizione, ma solo la promessa di guadagni facili.
I sigilli all'Hollywood Secondo il legale della discoteca dei vip, "questa indagine si ferma al 2007. Da allora, molte cose sono cambiate: il bagno, che si vede nel video in cui diverse persone sniffano cocaina, non è più quello e la situazione strutturale è completamente cambiata da due anni, da quando cioè l’Hollywood fu sequestrato e, in seguito a questo provvedimento, rinnovato". Il legale dell'Hollywood si augura che "qualcuno faccia un sopralluogo per rendersi conto di quanto la situazione sia diversa da quella descritta dai magistrati". Fares, inoltre, ha presentato istanza al tribunale del riesame contro la misura degli arresti domiciliari disposti nei confronti del suo assistito, Davide Guglielmini. "Non può reiterare il reato - ha spiegato - perchè è uscito dalla società Vimar, che gestisce l’Hollywood e di cui era amministratore, da un anno e mezzo".
Corona difende Belen "E' una vergogna - si è lamentato Corona che con Belen ha una relazione un po' tormentata - che sia stato fatto il suo nome in questa inchiesta solo per gonfiarla". Quando Belen ha sniffato cocaina, ha aggiunto Corona, "era solo una ragazzina. Ora ha un’immagine diversa ed è molto dispiaciuta per la pubblicità che le è arrivata addosso con questa inchiesta". Riguardo alle indagini che hanno portato al sequestro dell’Hollywood e del The Club per il giro di droga che si era creato nei bagni e nei privè, il "fotografo dei vip" ha un’opinione netta: "E' l’ennesimo scandalo, l’ennesima vergogna portata avanti dai magistrati che dovrebbero prendersela coi delinquenti veri".
Secondo il "re dei paparazzi", che conosce molto bene le discoteche vip e la movida di Milano, "i magistrati hanno chiuso l’Hollywood perchè è l’Hollywood, ma per il consumo di cocaina dovrebbero chiudere tutti i bar, le discoteche e le università della città". La cocaina, ha aggiunto, "sta ovunque, non solo nelle serate vip".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.