Cofferati non è candidato ma fa il comizio e striglia il Pd: «Non parliamo dei giornali»

Tra Bologna e Genova Sergio Cofferati c’infila un venerdì sera a Moneglia e richiama i suoi alla regola del partito prima di internet. Non è di strada, no; l'ha inviato il Pd per benedire il suo candidato sindaco Giovanni Vernengo, e lui ha detto sì, va bene, in tempi non sospetti. «Casualmente», insiste, mica per un comizio, che non si parlava ancora della sua candidatura alle europee per la circoscrizione Nerd Ovest. Invito piombato nel mezzo del suo pendolarismo, «io, amministratore pendolare, che divido il mio tempo tra Bologna e Genova, tra Comune e famiglia». E giusto per ribadirlo alla platea: «Ad oggi non sono candidato a niente. Se nei prossimi giorni la disponibilità che ho dato si trasformerà in candidatura, è casuale». Ergo, parliamo d'Europa, «ma non nella funzione che potrei avere tra qualche giorno», seconda sottolineatura. La sala recepisce e lui comizia, pacato, incalzante, in piedi sul proscenio del Cinema Burgo. «Che mica si può prescindere dall'Europa, dalle normative che regolano economia e mercato nella quotidianità». Agguanta l'urgenza terremoto che «ha spostato l'attenzione sul dramma di decine di famiglia. E nel mentre però continuiamo a vivere un momento di difficoltà in questa crisi grave con tratti inediti di cui non si ha memoria». Poi focalizza sulle dinamiche, sul nuovo assetto-Obama e il rovesciamento del rapporto tra Stato e grandi aziende americane, tant'è che «se cercate un liberista faticate a trovarlo. Il mercato da solo non garantisce sviluppo e felicità». Assolutamente convinto sostiene che in fondo «alle politiche per il PD non è andata male: il 34 per cento ci sta per un partito creato in corsa».

Però artiglia i suoi, che «le riunioni non devono iniziare con quello che ha detto un giornale o l'altro. Servono regole e presenze capillari in internet, ma anche nelle sezioni dove le persone possano trovare conforto. Partito ottocentesco? Sì, ma ci sono elementi che di quel partito vanno preservati». Amarcord?

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