Antonello Mosca
Se c'è un pezzo di arredamento che è in ogni casa, a volte anche ripetuto più di una volta, questo è il divano. Elemento base per la decorazione del soggiorno esso ha saputo con il tempo subire variazioni incredibili, anche se all'occhio del comune mortale si tratta sempre di un cuscino per sedersi, uno per far da schienale e un bracciolo laterale. Il concetto di comfort, mutato nel tempo, ha inciso non poco sulla sua forma, come pure le dimensioni delle case, il gioco dei colori dominanti negli ambienti, lo sviluppo dei tessuti, delle pelli, la possibilità di inserimenti metallici ed infine, cosa di non poco conto, la tecnologia che permette di creare stampi con i quali i pezzi interi o i singoli componenti, possono essere ripetuti in migliaia di esemplari.
E se il divano classico, quello Settecentesco e Ottocentesco seguita ad avere un suo mercato, lo hanno oggi, soprattutto nei riguardi dei mercati emergenti, divani che sono a metà strada tra il classico e la fantasia, con un grande senso di ricchezza che colpisce il consumatore che ama il lusso e l'esclusività. Il divano moderno, nel percorso degli ultimi trent'anni di design, ha assunto forme decisamente diverse, vale a dire la seduta si è abbassata nella sua altezza, la profondità è aumentata, il grado di imbottitura si è fatto più soffice, la comodità e il comfort si sono talmente esasperate che le persone più anziane o di maggior peso trovano difficoltà ad alzarsi e sedersi. Ecco allora che la tendenza di questi ultimi tempi è quella di rioffrire al consumatore una seduta più corretta, comfortata anche da cuscini volanti, sempre però tenendo presente una linea filante e ricca di glamour.
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