Compensi ai manager, l'allarme di Bankitalia: "Ritardi e carenze"

Duro monito di via Nazionale alle banche nell’applicazione delle norme che regolino gli stipendi dei manager: "Assicurare lo scrupoloso e tempestivo allineamento alle disposizioni in tema di governance"

Compensi ai manager, 
l'allarme di Bankitalia: 
"Ritardi e carenze"

Roma - Le banche italiane stanno mostrando "carenze e ritardi nell’applicazione delle disposizioni" in tema di remunerazione dei vertici. È quanto afferma la Banca d’Italia in una lettera inviata agli istituti di credito dove si chiede di "assicurare lo scrupoloso e tempestivo allineamento alle disposizioni in tema di governance" redatte da Via Nazionale e ai nuovi principi e standard internazionali in materia.

L'esame di Bankitalia L’esame della documentazione trasmessa dalle banche alla Banca d’Italia sulle politiche di remunerazione ha fatto emergere alcune carenze e ritardi nell’applicazione delle disposizione di vigilanza. I tecnici di via Nazionale chiedono agli istituti di credito di "attenersi scrupolosamente al pieno rispetto della normativa" improntata ai nuovi principi e standard internazionali. Nella lettera, Bankitalia ricorda i paletti da mettere alle retribuzioni variabili che dovranno "ridursi significativamente o azzerarsi in caso di performance inferiore alle previsioni o negativa". Secondo l'istituto di via Nazionale, "è prioritario assicurare lo scrupoloso e tempestivo allineamento ai nuovi principi e standards da parte di intermediari di tutti i paesi che hanno promosso e condiviso tali iniziative".

Le disposizioni di vigilanza Nel dare "concreta attuazione alle disposizioni di vigilanza", le banche italiane e le società capogruppo "sono chiamate ad allinearsi agli indirizzi forniti nelle varie sedi internazionali in modo coerente con le proprie caratteristiche". Per tutte le banche "è inoltre necessario assicurare adeguati meccanismi di controllo interno che, nel rispetto del principio di proporzionalità, assicurino la corretta attuazione delle linee di indirizzo e degli standard applicativi".

La Banca d’Italia ricorda nella lettera come "la conformità delle politiche e delle prassi di remunerazione al quadro normativo è oggetto di ordinaria verifica nell’ambito del processo di controllo e valutazione prudenziale svolto dalla vigilanza, che si riserva di approfondire con i singoli intermediari le anomalie di volta in volta riscontrate".

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