Crisi, Draghi è cauto: "Ripresa debole e fragile"

Il governatore della Banca d'Italia è intervenuto a Bruxelles in qualità di presidente dell'Fsb (Financial stability board): "La ripresa è disomogenea e debole in Europa. I bilanci delle banche sono ancora esposti a elementi di fragilità"

Crisi, Draghi è cauto: "Ripresa debole e fragile"

Bruxelles - "La ripresa è disomogenea, debole in Europa, ancora fragile ovunque". E un mercato finanziario integrato è il "prerequisito per la crescita": parola di Mario Draghi. Il governatore della Banca d'Italia è intervenuto al parlamento europeo come presidente dell'Fsb (Financial stability board). "Quasi tutte le banche - ha aggiunto Draghi - sono sulla via di risolvere i problemi di finanziamento, ma i loro bilanci sono ancora esposti a elementi di fragilità legate soprattutto allo stato della ripresa economica".

Nuove regole Nel mettere a punto le nuove regole sui requisiti di capitale delle banche "bisogna avere un tempo di transizione adeguato per non danneggiare la ripresa", ha ribadito il governatore di Bankitalia, precisando che "non dobbiamo permettere che le attuali situazioni di difficoltà incidano sulla definizione dei nuovi standard".

Resistenze del parlamento Ue Draghi ha parlato di "resistenze" verso le nuove regole e si è soffermato sul lavoro che sta svolgendo l'Fsb, soprattutto in riferimento al principio del "too big to fail" (banche "troppo grandi per fallire"): "Il costo del fallimento potenziale di queste banche ricadrebbe su tutti, perché queste istituzioni sanno di essere troppo grandi per fallire e prendono più rischi, perché sanno che i governi non le abbandoneranno. Ecco perché i governi devono intervenire" per risolvere tale problema. 

Grecia, serve impegno diretto e immediato "Quella della Grecia - ha detto Draghi - è una crisi di bilancio e su una crisi di bilancio si interviene con un impegno diretto e immediato. Solo così i mercati ridurranno immediatamente gli spread". Gli interventi devono essere "strutturati, altrimenti i mercati li ignoreranno", e come serva infine "un controllo attento e una rapida attuazione". Secondo Draghi poi l’ipotesi di un Fondo monetario europeo va vista in termini di "linea di credito d’emergenza", da utilizzare se c’è "un’emergenza di liquidità".

Armonizzare leggi sui fallimenti Un’armonizzazione giuridica sulla gestione dei fallimenti delle banche è quanto mai opportuna e urgente, ha sottolineato il governatore della

Banca d’Italia. "Non esiste una panacea, una soluzione valida per tutti": ma anche posizioni apparentemente diverse come quella degli Stati Uniti e le altre, "non sono così distanti come obiettivi: lo sono come strumenti".

 

 

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