I punti chiave
Trentanovemila euro al figlioletto di Carol Maltesi. È la cifra versata finora da Davide Fontana, che ha deciso di devolvere parte del suo Tfr in favore del bimbo. L'ex "bancario killer", come fu ribattezzato dalla stampa, in primo grado è stato condannato a 30 anni di reclusione per aver ucciso e fatto a pezzi la 26enne italo-olandese nel gennaio del 2022. Ma in Appello - il processo inizia quest'oggi - il 43enne chiederà uno sconto di pena.
Il risarcimento al figlio di Carol
Stando a quanto apprende il Corriere.it, Fontana avrebbe devoluto la somma in favore del piccolo, rimasto orfano della mamma in tenerà età, lo scorso novembre. Si tratta di una quota del Trattamento di fine rapporto, il Tfr per l'appunto, che l'ex bancario ha percepito dall'istituto credito per il quale lavorava all'epoca del truce omicidio. La cifra versata è da intendere a titolo di parziale risarcimento nei confronti del bimbo, ora affidato al papà ed ex compagno della vittima.
Il truce omicidio
Quello di Carol Maltesi è senza dubbio uno dei delitti più agghiaccianti saliti alla cronaca nera negli ultimi tempi. L'omicidio si consumò in un appartamento alla Rescaldina, nel Milanese, il 10 gennaio 2022. Quella mattina Fontana aveva concordato con la 26enne di registrare un paio video da pubblicare su un noto portale di porno amatoriale. Nel contesto della registrazione, legò la ragazza a un palo da pole dance e, dopo averle infilato un sacchetto sulla testa, cominciò a colpirla con un martello. Poi la finì con un coltello da cucina. Il giorno successivo, l'11 gennaio, tornò sulla scena del crimine e smembrò il cadavere. I resti furono occultati in un freezer per circa due mesi, fino a quando il 43enne decise di disfarsene tra le montagne di Bormio, nel Bresciano. A seguito del macabro ritrovamento, l'ex bancario confessò il delitto e venne arrestato.
La sentenza choc
In primo grado Davide Fontana è stato condannato a 30 anni di reclusione. I giudici della Corte d'Assise di Busto Arstizio, dove si è celebrato il processo, hanno escluso le aggravanti delle crudeltà e della premeditazione riconoscendo all'imputato le attenuanti generiche.
Secondo i magistrati il 43enne era innamorato di Carol e la prospettiva di perdere l'amata - la giovane aveva intenzione di trasferirsi con il figlioletto altrove - lo avrebbe indotto a commettere l'agghiacciante delitto. Il pm ha deciso di impugnare la sentenza, chiedendo il carcere a vita (l'ergastolo) per l'ex bancario. Intanto Fontana ha già chiesto e ottenuto l'accesso al programma di giustizia riparativa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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