Un portavoce del Dipartimento di Stato Usa ha dichiarato a Repubblica di essere "a conoscenza della denuncia di arresto in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala. Questo arresto arriva dopo che un cittadino iraniano è stato arrestato in Italia il 16 dicembre per contrabbando di componenti di droni. Chiediamo ancora una volta il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri arbitrariamente detenuti in Iran senza giusta causa". Inoltre, in una nota della rappresentanza del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana in Italia si condanna "fermamente la presa in ostaggio della signora Cecilia Sala, una giornalista italiana che si trova nel carcere di Evin dal 19 dicembre".
Intanto la sezione distrettuale della Procura di Milano ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati per l'arresto di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano 38 anni, ricercato dalle autorità americane con le accuse associazione per delinquere finalizzata alla violazione dell'International Emergency Economic Power Act. Secondo il tribunale della Corte di Boston, che ha emesso il mandato di cattura internazionale, l'uomo avrebbe fornito supporto materiale al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, tramite la fornitura di componenti elettroniche per la costruzione di droni militari.
"Dalla lettura e dall'analisi critica degli atti che hanno portato al suo arresto, la posizione del mio assistito è molto meno grave di quella che potrebbe sembrare", ha dichiarato all'Agi l'avvocato Alfredo De Francesco, esperto di diritto internazionale che segue Abedini. "Sta bene, ora sto preparando la sua difesa. No comment sugli argomenti che porterò a sua discolpa, la vicenda è delicata", ha aggiunto l'avvocato.
L'apertura del procedimento da parte della procura, viene riferito, è un atto formale per eventuali futuri accertamenti. Al momento non sono state condotte ancora indagini da parte della Digos di Milano su Abedini e non è stato ancora analizzato il materiale sequestrato durante l'esecuzione del mandato d'arresto internazionale lo scorso 16 dicembre all'aeroporto internazionale di Malpensa.
"Il mio assistito respinge le accuse mosse, non capisce i motivi dell'arresto", ha proseguito De Francesco, che al momento esclude che possano esserci collegamenti con l'arresto di Cecilia Sala a Teheran: "Collegamenti col caso della giornalista mi sembrano cose che non si possono né dire né affermare. Altro non posso aggiungere". Abedini ha anche negato il consenso all'estradizione volontaria.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.