Giuseppe Falcomatà torna a essere sindaco di Reggio Calabria dopo che la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna per abuso d'ufficio in capo al primo cittadino. La sospensione per Falcomatà era arrivata per effetto della legge Severino nel 2021 dopo la condanna in primo grado, poi confermata dalla Corte d'appello del capoluogo dello Stretto. Roberto Aiello, procuratore generale della Corte suprema di Cassazione, aveva chiesto l'annullamento in quanto il reato era prescritto.
Richiesta che è stata accolta dalla Corte, che ha ritenuto valido il ricorso presentato dagli avvocati del sindaco reggino. La decisione della Corte corrisponde, per Falcomatà, a un'assoluzione e grazie a questo è già potuto tornare al suo ruolo di primo cittadino. Era stato scelto dai cittadini di Reggio Calabria per un secondo mandato nel 2020 ma dopo appena un anno dalla sua rielezione era incappato nelle maglie della giustizia a seguito di un' inchiesta della procura della Repubblica di Reggio Calabria per presunti illeciti risalenti al 2015 sulle procedure di concessione della gestione dell'ex Grande Albergo Miramare, di proprietà del comune di Reggio Calabria. La struttura ricettiva, che nel frattempo ha chiuso i battenti, era stata affidata a Paolo Zagarella, un imprenditore noto in città, che aveva sostenuto Falcomatà durante la campagna elettorale anche in ragione di un’amicizia pregressa tra i due.
Nei primi due gradi di giudizio, Falcomatà è sempre stata la parte soccombente insieme a un gruppo di ex assessori ed ex dirigenti comunali, anche loro riabilitati. Giuseppe Falcomatà, non appena sarà notificata la sentenza di assoluzione al ministero dell'Interno, riprenderà le sue funzioni al comune di Reggio Calabria e alla Città Metropolitana. "Dopo due anni la Cassazione ha assolto Giuseppe Falcomatà, che torna sindaco di Reggio Calabria.
Una vicenda assurda che ha colpito una persona per bene, uno dei sindaci migliori che abbiamo", ha dichiarato Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci dem, presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane, in un post su X, aggiungendo: "L'ennesima dimostrazione dell'assurdità del reato di abuso d'ufficio e della legge Severino".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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